Addio Silvio, con lui se ne va un pezzo d'Italia

Finisce un'epoca. Che lo si abbia amato o odiato, con lui se ne va un pezzo di storia d'Italia

La notizia, questa volta, non era del tutto inaspettata.

Nessuna fake news, nessun falso allarme, come capitato tempo fa. E anche più di una volta.

Silvio Berlusconi ci ha oggi davvero lasciato.

Il leader indiscusso nonchè fondatore di Forza Italia, per tre volte premier, è morto all’età di 86 anni. Con lui oggi va via un pezzo di storia italiana. Perlopiù politica ma non solo. Negli anni ha creato un vero impero televisivo che ha caratterizzato il mondo della comunicazione e dell’informazione.

Per oltre un ventennio, ogni giorno dell’anno, Silvio Berlusconi ha cavalcato la scena politica.

Come cambierà adesso la comunicazione in Italia, come immaginare l’Italia senza Silvio? Sicuramente si continuerà a parlare, e ancora a lungo, della vita straordinariamente intensa del leader di Forza Italia.

Protagonista a livello politico, imprenditoriale, sportivo.

Leader anche nell’indirizzare l’opinione pubblica, con i suoi innumerevoli processi ha fatto sempre parlare di sé.

Impossibile riavvolgere il nastro della vita del Cavaliere in un solo articolo. Forse non basterebbe nemmeno un libro.

Uomo ricco, ricchissimo che nel tempo ha saputo, passo dopo passo, sfruttare al massimo le proprie abilità e capacità imprenditoriali.

Prima nel campo immobiliare, poi da politico visionario. E in quello sportivo. Gli piaceva, anzi adorava sedurre, ammaliare, conquistare l’attenzione del pubblico e della platea. Piacere agli altri era il suo obiettivo. Centrare gli obiettivi era la sua ossessione.

Dal 1994 la sua ascesa è stata incredibile. Fino ad arruolare un esercito di fedeli, sia in Forza Italia e sia nelle sue aziende.

Tra gli slogan più celebri ‘Meno male che Silvio c’è‘.

C’era poi un’altra fetta d’Italia che lo ha condannato fin dal suo esordio in politica. Da lui chiamati i ‘comunisti’. Era il popolo italiano che lo accusava giorno e notte di conflitto di interesse tra leggi ad personam e la sua vita privata, che di privato aveva ben poco.

Come dimenticare poi le sue celebri barzellette, il suo modo, per molti simpatico, di intrattenere, il suo essere mattatore e cantante.

Ah se la sua villa di Arcore potesse parlare. Tra quelle mura ci sono, forse alcuni dei più importanti segreti italiani. Lì dove sono stati segnati i destini di molti.

Con Silvio Berlusconi oggi se ne va  un pezzo d’Italia. Una storia incredibile fatta di lavoro, aziende, potere e processi.

Con lui finisce un’epoca. Che lo si abbia amato o odiato, con lui se ne va un pezzo di storia italiana.