Hanno avuto inizio questa mattina le attività di bonifica, messa in sicurezza idrica e valorizzazione ambientale del torrente San Miceli, in località Acqualive, che porteranno alla creazione di un parco fluviale fruibile per tutti i cittadini. Si tratta di una attività senza precedenti nella storia di Palmi, volta alla restituzione al patrimonio della città di un’area ormai abbandonata al degrado. Il progetto ha avuto inizio nel Febbraio di quest’anno dall’attività di controllo svolta dall’Area comunale numero 6, diretta dal Comandante della Polizia Locale Francesco Managò, per la ricerca di scarichi abusivi, poi rinvenuti nell’area e per i quali si procederà per come previsto dalla legge. A seguito di ciò, su proposta dell’Ingegnere Antonino Scarfone, si è deciso di avviare il percorso burocratico per la bonifica del torrente, facendo richiesta di collaborazione per un intervento degli operai di Calabria Verde. Il sito di distingue per il suo interesse storico. Il corso del torrente, sin dal dodicesimo e tredicesimo secolo, fu infatti interessato dalla costruzione di una serie di mulini ad acqua, i cui ruderi sono ancora visibili nella zona, e la cui documentazione ha rivelato la concessione in gestione al convento di San Michele Arcangelo, da cui il torrente ha successivamente preso il nome. Vista la loro età e la loro storia, questi mulini si contraddistinguono per l’essere di notevole pregio e di assoluto interesse. Tra gli obiettivi dell’intervento vi è poi anche il recupero dell’antica fontana dell’Acqualive, già liberata dalla vegetazione spontanea che ne impediva l’accesso. I lavori, che avranno una durata di circa dieci giorni, sono volti inoltre all’ottenimento di un corpo idrico pulito, libero dai rifiuti illecitamente sversati per anni nel corso del torrente, in un’area molto gradevole dal punto di vista ambientale. Al termine dei lavori, l’obiettivo sarà la creazione del parco fluviale di San Miceli, che possa ricongiungere anche la Cittadella e la Marinella.
«Si tratta di una attività senza precedenti e che ci inorgoglisce molto – ha spiegato il sindaco Giuseppe Ranuccio – perché ci da la possibilità di trasformare una zona completamente degradata e vittima di abbandono irregolare di rifiuti, in un’area fruibile al pubblico, nella quale vengono conservate tracce della nostra storia ed importanti testimonianze sulla crescita e lo sviluppo della città di Palmi. Con questo ed altri interventi da realizzare in futuro potremo valorizzare quello che è un patrimonio della città come il torrente San Miceli, che opportunamente rivalutato e recuperato per un uso ambientale sostenibile e come percorso urbano alternativo di congiungimento tra il centro città e la Marinella, può esprimere tutta la sua importanza».