Poca luce, tanta rabbia: la Reggina pareggia sul campo del Pordenone

Sotto nel finale del primo tempo, gli amaranto evitano la prima sconfitta stagionale grazie a Galabinov. Il commento della gara

“Se non puoi vincere, non devi perdere”. La Reggina segue alla lettera una delle leggi che regolano quel poco che l’inafferrabile gioco del calcio permette di regolare. In coda a una gara sporca, con poche idee, la formazione di Aglietti dopo essere andata sotto a fine primo tempo, grazie alla rete di Galabinov pareggia i conti ed evita la prima sconfitta stagionale.

Le formazioni iniziali

Mini turn-over per la Reggina. Dopo il successo sulla Spal, il tecnico amaranto punta sul 4-2-3-1 e lancia Cortinovis dal primo minuto, fa rifiatare Hetemaj (al suo posto Bianchi) e Galabinov, inserendo Montalto quale terminale offensivo. In difesa Stravropoulos, dopo le incertezze recenti, lascia il posto a Regini al fianco di Cionek, unica modifica nel quartetto arretrato.

Pordenone dell’ex Rastelli ancora a secco di punti e di gol all’attivo, friulani con il 4-3-1-2 e il polacco Kupisz ad assistere il duo Sylla-Folorunsho, quest’ultimo reduce dall’ottima stagione in riva allo Stretto.

Il peso della contesa è più sui padroni di casa, obbligati ad ottenere un risultato positivo dopo le 4 sconfitte subite nelle prime 4 giornate. Reggina che sin dalle prime battute mostra vivacità e voglia di proseguire la striscia positiva: il primo squillo al minuto 12 è nei piedi di Cortinovis, centrale la conclusione del talento scuola Atalanta, servito da Rivas.

Gli amaranto prediligono la corsia mancina per attaccare, evidente la volontà di sfruttare i guizzi di Rivas e le discese di Di Chiara. Meno propositiva invece la formazione di Aglietti sul versante mancino, il pallino del gioco però rimane saldamente nelle mani di Crisetig e compagni.

Pordenone spuntato e con poca qualità: influisce anche lo spaesamento di Folorunsho, a disagio in un ruolo che non permette ai cavalli del proprio motore di mettersi in moto. Con il passare dei minuti l’ago della bilancia si sposta in mezzo, la fase equilibrata sembra accompagnare le due squadre all’intervallo ma prima del duplice fischio arriva la fiammata del Pordenone che trova l’1a0. Sylla serve Kupicz, il polacco dalla sinistra crossa sul secondo palo (lasciato sguarnito da Di Chiara che si fa attrarre verso il centro) Magnino di testa trova il primo gol stagionale dei neroverdi e il primo personale in serie B.

Sorpresa dal gol subito, la Reggina torna in campo nella ripresa con il piglio giusto. Giocata alla Insigne di Rivas al 47′, il tiro a giro dell’honduregno si perde di poco a lato. Due minuti più tardi conclusione velenosa di Ricci, deviata in angolo dalla difesa del Pordenone. Gli amaranto spingono, Aglietti al 55′  aumenta il peso offensivo: dentro Bellomo e Galabinov per Ricci e Cortinovis, Reggina in campo con il doppio centravanti.

La doppia sostituzione, nell’immediato, sortisce l’effetto inverso rispetto a quanto auspicato dal tecnico amaranto. Reggina che perde lucidità, Aglietti pesca dalla panchina con altri due cambi: dentro Hetemaj e Liotti, fuori Bianchi e Liotti. L’impulso amaranto di inizio ripresa è stato un sussulto, il Pordenone gestisce senza troppi affanni il gol vantaggio firmato Magnino e sembra dare la sensazione di poter trovare spazi e possibilità per il raddoppio.

Negli spazi va a nozze Folorunsho, al 78′ vicino al classico gol dell’ex: il tiro in anticipo stile calcio a 5, dopo essersi accentrato, si perde di un soffio a lato. La Reggina torna a rendersi pericolosa con Liotti, il missile dell’esterno amaranto termina alto. Denis per Montalto è l’ultima mossa di Aglietti nella speranza di non tornare a casa a mani vuote. Nel finale è assalto amaranto, rabbioso…e fruttuoso, Reggina che all’85’ pareggia i conti. Galabinov prima sporca un cross di Liotti dalla sinistra, pochi secondi più tardi trova su servizio di Bellomo la zampata dell’1a1.

Nel finale schegge di nervosismo e un rosso meritato per Chrzanowski, che con i tacchetti sale sul collo di Hetemaj. La Reggina però non ha a disposizione giri di lancetta per far fruttare la superiorità numerica. Finisce 1-1, gli amaranto al termine di una gara tutt’altro che eccelsa ma che al contempo ne ha confermato il carattere, mantengono l’imbattibilità stagionale e salgono a quota 9 in classifica. La formazione di Aglietti chiuderà il tris di gare ravvicinate sabato, quando al Granillo arriverà il Frosinone.