Reggina, beffa firmata Burrai. Amaranto ko nel finale, il Perugia esulta

Davanti al presidente Gallo, la formazione di Stellone torna a conoscere il sapore amaro della sconfitta

La Reggina cade in Zona Cesarini. Davanti al presidente Gallo, gli amaranto tornano a conoscere il sapore amaro della sconfitta. Poche le occasioni limpide costruite dalla Reggina, pochi anche i rischi subiti (il più grande su un errore in uscita di Micai) grazie alla prestazione impeccabile in fase difensiva. La perfetta punizione di Burrai in pieno recupero è una sentenza inappellabile per gli amaranto, che cadono tra le mura amiche.

Le scelte iniziali

Stellone privo di Menez, Aya, Lakicevic, Denis e anche di Cortinovis febbricitante. L’allenatore amaranto lancia subito Cionek appena recuperato e schiera un attacco inedito. Al fianco di Montalto non c’è Galabinov o Tumminello ma Bellomo, in realtà trequartista assieme a Folorusnho nel 3-4-2-1 amaranto. Crisetig ed Hetemaj in mezzo al campo, Giraudo e Lombardi gli esterni a tutto campo.

Perugia di mister Alvini con problemi in mezzo al campo, assenti Kouan, Rosi, Murgia, Gyabuaa e Fulignati. Umbri con 3-4-1-2, D’Urso si piazza alla spalle di Olivieri e del riferimento offensivo De Luca.

Buona notizia prima ancora del fischio d’inizio: tra i 4 mila del Granillo c’è anche Luca Gallo, “Bentornato Presidente. Adesso Reggio merita chiarezza”, lo striscione esposto in Curva Sud.

Al 10′ una punizione di Burrai dalla destra stazione per qualche secondo di troppo nel cuore dell’area, pericolo scampato per la difesa amaranto. Amione protagonista in entrambe le aree di rigore: il giovane argentino è insuperabile in fase difensiva e il più pericoloso sul gioco aereo dai calci piazzati, alto il suo colpo di testa da corner al minuto 19.

Al 23′ Burrai raccoglie una respinta di Di Chiara e calcia al volo da fuori area, attento Micai a respingere. Ancora Burrai ci prova direttamente da punizione al 27′, Micai non è perfetto ma evita di farsi superare dal pallone. Reggina particolarmente bloccata sulle corsie esterne, Stellone prova a invertire la posizione di Giraudo e Lombardi ma il risultato non cambia. Troppi gli errori negli ultimi 30 metri per gli amaranto, distribuisce meglio il gioco la formazione ospite trovando sempre però il muro difensivo amaranto.

Al 33′ uno dei pochi guizzi di Montalto, il sinistro dell’ex Bari però termina alto. Attivo e brillante Folorunsho, le accelerate del centrocampista numero 90 però rappresentano i pochi raggi di sole di un primo tempo in ombra per la Reggina, almeno in fase offensiva. Il primo tempo si chiude senza reti e con poche emozioni, in avvio di ripresa la Reggina prova mettere in mostra maggiore incisività.

Al 54′ azione personale di Folorunsho e palla che arriva a Bellomo, a lato il destro dell’ex Bari, ultima giocata prima della sostituzione. Al minuto 56 infatti Stellone opera una tripla sostituzione: fuori Bellomo, Lombardi e Montalto, dentro il redivivo Rivas, Adjapong e Tumminello.

Al 61′ la Reggina rischia la frittata. Erroraccio di Micai su un lancio dalle retrovie, l’uscita a vuoto spalanca di fatto la porta ad Olivieri, che riesce nelle difficile impresa di calciare a lato. La grande paura sembra caricare la Reggina, più vivace grazie anche ai cambi di Stellone. Al 70′ Tumminello lotta con caparbietà su cross di Rivas e calcia da terra, Chicizola non si fa sorprendere. Dal corner successivo, il portiere argentino dice no anche alla deviazione aerea di Cionek.

Beffa finale per gli amaranto

La zona play-off non aspetta, le due squadre nel finale provano ad accelerare consapevoli che serve fare bottino pieno per dare la caccia alle posizioni che permettono di giocarsi il sogno promozione. Sempre crederci maggiormente il Perugia, con Lisi a tratti incontenibile sulla corsia mancina. Alvini inserisce Carretta, Stellone Bianchi e Kupicz. Quando sembra materializzarsi il pareggio finale senza reti, la perfetta punizione di Burrai in pieno recupero è una sentenza inappellabile per gli amaranto.

Reggina ko, blitz importante del Perugia in zona play-off. L’episodio decisivo arriva al termine di una prestazione dai due volti per la formazione di Stellone. Buona la prova in fase difensiva (Amione è ormai una granitica certezza) opaca dalla metà campo in su. Amaranto di nuovo in campo tra pochi giorni, martedi pomeriggio la sfida sul campo del Cittadella.