Il reggino Rocco Commisso nuovo presidente dei New York Cosmos, la squadra di Pelè

Dalla Calabria agli Stati Uniti, ne ha fatta di st

Dalla Calabria agli Stati Uniti, ne ha fatta di strada il reggino Rocco Commisso. Emigrato negli Usa da Marina di Gioiosa nel 1962 ad appena 12 anni, Commisso oggi dopo un lungo percorso professionale possiede il 100 per cento di MediaCom, quinto colosso delle tv via cavo negli Usa, con un fatturato di 1.7 miliardi di dollari nel 2015. L’ultimo successo è l’acquisto dei New York Cosmos, club calcistico più celebre del Nord America che in passato ha fatto indossare la propria maglia a campioni del calibro di Pelé, Julio César Romero, l’italiano Giorgio Chinaglia, Giuseppe Wilson, Raul e Franz Beckenbauer.

Commisso ha salvato il club dal fallimento, i New York Cosmos infatti navigavano da tempo in brutte acque. “Ho acquistato il brand più celebre di tutti gli Usa. Sono stato co-capitano della Columbia University (che gli ha intitolato lo stadio) ed è venuto il momento di dare qualcosa in cambio al pallone. Vincere la prima partita non sarà una priorità. Ma quando Rocco si mette in testa una cosa -dice sicuro di sè stesso- vuole avere successo”, ed essendo diventato uno degli uomini più ricchi d’America gli si può credere sulla fiducia.

Commisso, che va fiero delle sue origini calabresi, spiega che la sua infanzia a Marina Gioiosa gli ha permesso di imparare a suonare la fisarmonica e a giocare a calcio: “Sempre con il pallone fra i piedi sulle spiagge del mio paese. Grazie alla musica ho avuto accesso a un buon liceo nel Bronx e con il calcio mi sono potuto permettere di studiare alla Columbia University”, rivela nelle dichiarazioni raccolte dalla Gazzetta dello Sport.

Il calcio una passione…in bianco e nero. L’imprenditore di origini calabresi spiega come la Juventus sia una vera e propria fede: “Ho amato Sivori, Boniperti, Charles e da allora i bianconeri sono la mia fede. Anzi, faccio della lealtà il mio mantra in azienda. Non sapete quanto abbia ammirato Buffon e Del Piero per la decisione di non abbandonare la squadra e seguirla in B. Via via ricevo proposte dal calcio italiano, ma pure dal quello inglese e svizzero. Se in futuro si presentassero situazioni e circostanze giuste, perché no”.