Reggio, il campo da calcio divenuto discarica - VIDEO DENUNCIA

Il nome del glorioso catonese 'Pietro Reitano' è accostato oggi ad una vera e propria discarica a cielo aperto

Ecco quello che resta del campo sportivo di Catona. A documentare ciò che, oggi, rimane di uno dei più grandi impianti sportivi di Reggio Calabria è un video denuncia.

“Non siamo a conoscenza delle reali motivazioni che hanno spinto le società ad abbandonare la struttura, possiamo immaginare che uno dei principali sia lo scarso drenaggio di cui il terreno di gioco ha costante bisogno”. 

A raccontare la triste storia del ‘Pietro Reitano‘ è l’ex addetto stampa dell’A.D.P Catona Calcio. Antonio De Luca si fa portavoce di un’intera comunità e chiede aiuto all’amministrazione per ridare lustro ad un impianto sportivo ormai abbandonato.

“Un appello disperato agli amministratori o a chiunque sia in grado di fare qualcosa per restituire ai residenti ed ai tifosi dell’ex VIII circoscrizione un impianto che hanno atteso per anni. Tempo fa, il problema sarebbe stato risolvibile con solamente un pò di impegno e di abnegazione in più da parte delle amministrazione comunali che si sono susseguite. I continui rinvii hanno causato il completo abbandono.

Alla base di tutto sembrano esserci stati problemi di natura burocratica che non hanno permesso alle società sportive, ultima fra queste l’A.D.P. Catona Calcio, di prendere in gestione la struttura ed occuparsi al meglio della sua manutenzione”.

Come è normale che sia, i problemi accumulandosi sono divenuti insormontabili costringendo le società a spostarsi negli impianti di Gallico e Villa San Giovanni.

“Tutto questo – prosegue De Luca – ha portato ad un aggravio di spese di cui le società si sono dovute far carico per svolgere le loro attività in ambito sociale. Dal giorno del suo abbandono lo stadio Pietro Reitano è rimasto alla mercè di vandali che lo hanno distrutto e ladri che, senza nessun rispetto per la cosa pubblica, hanno fatto razzia di impianti elettrici, sanitari, infissi finanche alle inferriate interne che ancora oggi spariscono giorno dopo giorno. Lo stadio è, inoltre, preda degli incivili che pur di liberare casa loro, giorno dopo giorno, hanno creato una vera e propria discarica a cielo aperto”. 

Antonio De Luca, ex addetto stampa dell’A.D.P. Catona Calcio, afferma:

“Non sappiamo quali effetti possa sortire questa denuncia, ma ci auguriamo che è in grado di fare qualcosa si metta una mano sulla coscienza per ridare lustro all’impianto. Così come per Pellaro speriamo che anche Catona possa avere la sua rinascita”.

Il portavoce dei catonesi conclude il suo appello con un’ultima richiesta all’amministrazione:

“Qualora il recupero dell’impianto risultasse impossibile, chiediamo che la targa posta all’esterno in memoria di Pietro Reitano venga rimossa e consegnata ai familiari. La figura importante di un glorioso sportivo catonese non merita di essere accostata ad una vera e propria discarica”. 

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