Reggio, l’umanità dietro l’uniforme: consegnati i calendari della Polizia di Stato – FOTO
Il ricavato delle vendite sarà destinato a due progetti solidali: Piano Marco Valerio e Zambia del Comitato Unicef
16 Dicembre 2025 - 11:29 | Comunicato Stampa

Stamattina, nella sala Nicola Calipari della Questura , si è svolta la consegna dei calendari della Polizia di Stato 2026 acquistati da alcune associazioni di categoria di Reggio Calabria.
Il Questore La Rosa ha voluto ringraziare personalmente:
- il presidente dell’Associazione Costruttori Edili ANCE, Arch. Michele Laganà;
- il Presidente dell’Associazione Antiracket FAI, Geometra Francesco Siclari;
- il Presidente della Cassa Edile, Geometra Herbert Catalano;
- la Scuola Edile, rappresentata dal geometra Catalano , per l’importante contributo solidale ricevuto con l’acquisto dei calendari della Polizia di Stato.
I progetti solidali finanziati

Il ricavato delle vendite, al quale ha contribuito il personale della Polizia di Stato e i cittadini, sarà destinato a due progetti solidali:
- una parte sosterrà il Piano Marco Valerio, che aiuta le famiglie dei poliziotti con figli gravemente malati;
- il restante finanzierà il progetto “Zambia” del Comitato italiano per l’Unicef, che cerca di garantire il “diritto all’acqua” agli abitanti del paese africano e in particolare ai bambini che vivono in condizioni di povertà e malnutrizione acuta.
La realizzazione artistica del Calendario 2026

Il Calendario ha come protagonisti occhi profondi, sguardi intensi, volti che trasmettono emozioni e stati d’animo. È stato realizzato dall’Ufficio comunicazione istituzionale della Polizia. A immortalare quel che “mostra lo color del core“, come scrisse Dante, è stato quest’anno il collettivo di Ricordi Stampati, formato da Settimio Benedusi e Guido Stazzoni.
È molto più di un Calendario. È un progetto artistico che racconta l’umanità dietro l’uniforme , costruito lungo un viaggio che ha attraversato l’Italia, da nord a sud, fatto di incontri autentici ed emozionanti.
Gli autori degli scatti hanno scelto una narrazione visiva doppia : da un lato, la fotografia di gruppo in uniforme; dall’altro, un ritratto in bianco e nero di una sola persona appartenente a quel gruppo. Una tecnica semplice e potente per ricordare che dietro a ogni divisa c’è una persona, con la propria storia, emozione e umanità.
Un lavoro “frutto di uno sguardo profondo e rispettoso” , che ha saputo far emergere la complessità e la bellezza delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, che ogni giorno sono al servizio dei cittadini.
