Reggio, una meravigliosa domenica prima della zona rossa. Ma sarà l'ultima?

Il sole splende ma non sembra riscaldare. E' ancora zona rossa, ancora promesse, ancora incertezze

”Ce la faremo’. ‘Chiudere oggi per tornare alla normalità domani’. ‘Sarà l’ultima zona rossa’. ‘Ne usciremo più forti’. Marzo 2021 si copia e incolla sul calendario alla pagina relativa al marzo 2020.  Un ritornello lungo 365 giorni, vissuti intensamente e drammaticamente all’interno di un tunnel spazio temporale diventato sempiterno loop .

Alla giustificabile o almeno comprensibile impreparazione del Governo dodici mesi fa, sorpreso come il resto del mondo da un fenomeno nuovo e gigantesco, sono seguiti ritardi, giravolte, indecisioni e una fatale mancanza di visione su come e quando uscire davvero dall’inferno. Promesse e ottimismo hanno sempre fatto posto a marce indietro e chiusure, bagliori di speranza a docce gelate a nuove chiusure. Il senso di smarrimento aumenta a queste latitudini perchè, nel ping pong di responsabilità e accuse tra le varie istituzioni coinvolte, non si riesce nemmeno a capire con chi bisogna prendersela.

”Ce la faremo’. ‘Chiudere oggi per tornare alla normalità domani’. ‘Sarà l’ultima zona rossa’. ‘Ne usciremo più forti’. 

Vivere alla giornata, ascoltando sempre la stessa solfa, è rimasto l’unico modo di vivere per affrontare la pandemia. Sul campo di guerra che si trascina da oramai tredici mesi, oltre ai caduti sconfitti dal Covid-19, anche migliaia e migliaia di aziende, imprenditori, lavoratori, cittadini. Italiani e calabresi. Calabria indietro dal punti di vista economico-sociale rispetto al resto d’Italia e dunque doppiamente in difficoltà. E’ come partire dall’ultimo posto in una gara degli 800 metri, avendo anche delle zavorre a tenerci bloccati. Con queste premesse, il futuro della Calabria non può che palesarsi minaccioso e oscuro.

”Ce la faremo’. ‘Chiudere oggi per tornare alla normalità domani’. ‘Sarà l’ultima zona rossa’. ‘Ne usciremo più forti’. 

L’ultima domenica di marzo splende un sole quasi estivo su Reggio Calabria. E’ una boccata d’ossigeno vitale prima della nuova chiusura. Lungomare assiepato di reggini, scenario identico a Scilla e Gambarie, località prese d’assalto da cittadini alla ricerca degli ultimi sprazzi di libertà. E’ un quadro distopico e a tratti disturbante. Alla meraviglia offerta dalla natura e dal clima, fa da contraltare un realtà che non sembra avere appigli ai quali aggrapparsi per provare a sorridere.

Il lungomare è uno spettacolo che non smette mai di sorprendere, ai colori si mescolano i suoni. Il sole splende ma non sembra riscaldare. Reggini che parlano e si guardano incerti, interrogativi che si sollevano dallo Stretto verso il cielo e si addensano al tramonto. In lontananza si percepiscono parole conosciute, frasi familiari che in teoria dovrebbero donare conforto ma che oramai fanno da prologo ad un abbraccio fatale. ”Ce la faremo’. ‘Chiudere oggi per tornare alla normalità domani’. ‘Sarà l’ultima zona rossa’. ‘Ne usciremo più forti’. 

 

Reggio Calabria nuovamente in zona rossa, con le limitazioni e le ultime novità, saranno i temi alla base della puntata di ‘Live Break’, in onda lunedi alle 13.45 sulla pagina Facebook di CityNow.

Ospite il comandante della Polizia Municipale Salvatore Zucco.

Reggio Calabria Lungomare 4