Vinicio Capossela incontra gli studenti al campus di Rende
16 Aprile 2015 - 17:09 | di Vincenzo Comi

Il 23 aprile, all’interno delle attività organizzate dall’Università della Calabria nell’ambito della manifestazione letteraria nazionale #ioleggoperché ,VINICIO CAPOSSELA sarà nel campus di Arcavacata di Rende per la lettura di alcuni brani del suo nuovo lavoro. L’evento, previsto dal programma alle 11 e 30 nel Teatro Auditorium Unical, sarà anticipato dalla “lettura al buio” da parte di un lettore non vedente che leggerà passi da Moby Dick. Alla performance saranno invitati gli studenti di alcune scuole della provincia di Cosenza.
Capossela, anche grazie alle buone collaborazioni artistiche con i maniscalchi di idee vantati dalla zona, rinnova sempre più spesso il suo legame con il Cosentino e con la maestosa Sila, sulle cui vette la scorsa estate ha tenuto un evento storico con il Concerto per il Demone meridiano. Stavolta torna ai piedi della montagna come fu per Capodanno 2014 per cumversare con le genti bruzie che già omaggiò con “il Te deum dei calabresi” al teatro Rendano di Cosenza.
Che cos’è, Il paese dei coppoloni? È certamente un viaggio nel passato, una sfida al presente, un’immersione nelle radici, una dichiarazione d’amore all’inquieto paesaggio irpino. Ma è, soprattutto, un viaggio dentro il mito. Con queste parole il giornalista Gad Lerner ha spiegato perché “Il Paese dei Coppoloni”, il nuovo libro di Vinicio Capossela per Feltrinelli, merita di stare in finale al Premio Strega, il più prestigioso premio letterario italiano. Il cantautore di Hannover si è cimentato di nuovo nella scrittura dopo i celebri “Tefteri” del 2013 e “Non si muore tutte le mattine” del 2004. Due romanzi che si sommano a “In clandestinità” (2009), scritto con Vincenzo Costantino, e alle prefazioni delle versioni italiane di capolavori della letteratura mondiale come “Whinesburg, Ohio” di Sherwood Anderson e “La confraternità dell’uva” di John Fante.