Speranza vittoria e rischio beffa, una buona Reggina pareggia con il Matera - FOTO

di Pasquale Romano - Tra speranza e paura. Una buo

di Pasquale Romano – Tra speranza e paura. Una buona Reggina, ottima nel primo tempo, pareggia al Granillo contro il più quotato Matera. Al gol di Porcino in chiusura di primo tempo, ha risposto Sernicola su azione d’angolo in apertura di ripresa. Sul gong, doppio brivido in area amaranto ma la beffa rimane solo un pensiero, al triplice fischio il risultato di 1-1 rispecchia quanto fatto dalle due formazioni.

Al cospetto del Matera di Auteri, Maurizi rimane fedele al sistema di gioco (4-3-1-2) ma complici alcune defezioni mescola gli interpreti. Porcino si alza sulla linea dei centrocampisti, lasciando a Solerio la maglia sulla fascia sinistra difensiva. Mezavila regista, De Francesco vertice alto del rombo, alle spalle della coppia Bezziccheri-Sciamanna.

RITMO E PERSONALITA’ – Sin dalle prime battute, la Reggina prova a prendere in mano lo spartito della gara. Amaranto particolarmente attivi sul versante mancino: De Francesco spesso va a dare manforte al duo Solerio-Porcino, il terzetto manda in tilt il Matera. Cross basso di Solerio respinto dalla difesa ospite al minuto 9, la prima conclusione verso la porta del Matera è opera di Mezavila, la sfera si perde sul fondo.

PREVALE L’EQUILIBRIO – De Francesco disegna calcio di categoria superiore, tutte le iniziative passano dai piedi del capitano amaranto, come in occasione della punizione deviata da Di Filippo al 18′, pronta la respinta di Golubovic. Nelle fasi centrali del primo tempo prevale l’equilibrio, il Matera guadagna metri e coraggio, senza però riuscire a rendersi pericolosa dalle parti di Cucchietti. Diversa invece la consistenza offensiva della Reggina, che dimostra con la vivacità di Bezziccheri e Sciamanna (anticipato dal portiere avversario al 38′) di saper impensierire la retroguardia di Auteri.

LAMPO AMARANTO – La qualità, paga. Dai piedi di un illuminato De Francesco, parte il tracciante che Porcino con freddezza tramuta nella rete del vantaggio. Bravo l’esterno amaranto a scegliere il tempo per inserirsi alle spalle dei difensori avversari. Il primo tempo si chiude con il sinistro di Di Filippo controllato da Golubovic e una Reggina che va negli spogliatoi accompagnata dagli applausi, meritatissimi, del Granilo.

MOSSA AZZECCATA – La ripresa si apre con il cambio di Auteri (Sernicola al posto di Stendardo), ospiti che passano al 4-4-2, la mossa dà subito i frutti sperati. Al minuto 52 i lucani trovano il pari proprio con il subentrato Sernicola, che vince il duello diretto con Gatti e gira al volo alle spalle di Cucchietti. Ben diversa la musica nella ripresa, il Matera sfonda spesso e volentieri sulle corsie esterne, Reggina in affanno e incapace di riproporsi nella metà campo avversaria.

Maurizi intuisce i rischi e opera una doppia sostituzione, inserendo Fortunato e Sparacello al posto di Marino e Bezzicheri. I cambi danno nuova linfa agli amaranto, superato il momento complicato la Reggina ritrova idee e coraggio. Al minuto 74 Fortunato da buona posizione gira alto su corner di De Francesco, passano cento secondi e ci prova direttamente il capitano amaranto con un destro potente dalla distanza, respinto da Golubovic.

Ultima mossa di Maurizi: Pasqualoni prende il posto di Gatti, Laezza accentra la propria posizione al fianco di Di Filippo. Occasionissima per la Reggina all’82’: Solerio (servito dall’onnipresente De Francesco) crossa al centro, Sciamanna sciupa calciando alto sopra la traversa.

LA PAURA FA NOVANTA – Nei minuti finali è doppio brivido, un lungo sospiro per una Reggina che per due volte va a centimetri dalla beffa. Prima Angelo dalla destra crossa per Corado, il brasiliano da pochi passi tutto solo incredibilmente non trova la porta difesa da Cucchietti. L’ultima chance è ancora per gli ospiti, il rimpallo tra Laezza e Battista si tramuta in un’autostrada per il giocatore lucano, che solo davanti a Cucchietti centra il palo. Finisce 1-1, risultato giusto per una buona Reggina. Idee e brillantezza nel primo tempo, ripresa con qualche affanno e la benzina che è sensibilmente diminuita.

QUI LA FOTOGALLERY A CURA DI ANTONELLO DIANO