40 anni di Roccella Jazz Festival: 10 giorni di grande musica nella Locride

Per i quarant’anni del festival saranno sei gli artisti a proporre contenuti pensati e realizzati proprio per il pubblico calabrese

Quaranta e non sentirli: RoccellaJazz, incurante dello scorrere del tempo e dopo una manciata di stagioni passate a tentare di galleggiare sulla solita montagna di problemi in salsa calabrese, sta tornando, e lo fa con un cartellone importante. Per anni praticamente unico approdo sicuro per chi guarda con sospetto al proliferare incontrollato di tamburelli e lire, i Rumori Mediterranei indossano il vestito della festa e, con la promessa di una contaminazione musicale che è da sempre il proprio biglietto da visita, mettono in campo un paio di grandi nomi del pop e del cantautorato italiano e tornano alla specialità della casa, le produzioni originali: per i quarant’anni del festival saranno sei gli artisti a proporre contenuti pensati e realizzati proprio per il pubblico calabrese. E poi il ritorno al festival itinerante, che apre e chiude a Roccella, e in mezzo trova le perle archeologiche della Locride.

IL CARTELLONE

Dieci giorni di musica, dieci giorni attraverso linguaggi e sonorità diverse, all’insegna del “back to life – back to live”.

A inaugurare i primi quaranta anni di Rumori Mediterranei, venerdì 21, Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana, per la prima volta ospiti del teatro all’ombra del castello Carafa, con le loro sonorità un po’ retrò capaci negli anni di ipnotizzare i palcoscenici di mezzo pianeta. E un salto nel tempo è previsto anche per sabato, con la prima assoluta di Message to love di Donato Zoppo: un viaggio all’indietro sull’isola di Wight, tra rivisitazioni rock e rimandi raccontati della risposta europea a Woodstock. E poi, domenica, Tony Esposito e le sue percussioni – anche questa produzione originale – che già avevano incontrato il pubblico di Roccella.

Lunedì invece il festival prende il largo e sbarca nel cortile interno del palazzo municipale di Locri per un doppio appuntamento: i Neapolitan Contamination con le loro sonorità partenopee seguite dal Cinzia Tedesco Sextet per un viaggio, presentato in prima assoluta, che mischia le suggestioni del jazz a quelle della grande tradizione operistica italiana.

Martedì si cambia ancora e dall’antica Locri si passa al parco archeologico di Kaulon, per un altro doppio concerto: il poeta Franco Armino che riavvolgerà il nastro su quella Grecia che diventa “Magna” proprio sulle coste dell’Jonio e l’inedito quartetto con cui Gorgone e Boltro rivisiteranno le sonorità Blue Note degli anni ’60.

Mercoledì altro giro lungo la Locride fino ad arrivare al teatro greco romano di Marina di Gioiosa in cui il festival ritrova un vecchio amico come Claudio Cojaniz e il suo piano, prima di tornare a Roccella, in quel teatro al Castello che da una ventina d’anni è ormai la casa ufficiale del festival, per i quattro giorni che rappresentano la punta di diamante di questa edizione.

Si comincia giovedì 27 con il sassofono del canadese Seamus Blake e le percussioni afro-americane di Famodou Don Moye e si va avanti, la sera successiva con un altro doppio appuntamento all’insegna delle contaminazioni musicali: ad aprire la serata il ritmo del Karamu Afro Collective con il loro sound tra Black Afrobeat e world music e a seguire un viaggio lungo la tradizione sefardita attraverso il sassofono di Gabriele Coen.

Sabato invece si torna a parlare di Roccella e del suo festival con due produzioni originali che richiamano sul palco alcuni tra i più vecchi amici dei Rumori Mediterranei. Si comincia con il magico sax di Francesco Cafiso che accompagnerà le immagini di Pino Ninfa, storico fotografo di Roccella Jazz in un’immersione tra le più belle istantanee di questo viaggio iniziato nel cortile della scuola media cittadina e che piano piano ha guadagnato sempre maggiore autorevolezza, diventando quell’oasi magica nata nel cuore della Locride e che riesce a stare in piedi quattro decenni. A chiudere questa sorta di serata tributo a se stesso, il festival propone Roccella Xl, una sorta di super band con alcuni dei nomi più importanti del panorama jazzistico italiano.

A calare il sipario sulla quarantesima edizione dei Rumori Mediterranei sarà infine Dario Brunori, che domenica sera sbarcherà sul palco di Roccella e che da queste parti tante volte si era trovato a suonare agli inizi di una carriera che lo ha portato in pochi anni fino alla vittoria, storia di qualche settimana fa, del prestigiosissimo premio Tenco.