Sunsetland, Sorrentino: ‘Il festival non si misura solo in numeri, ma in immagini, percezioni e contenuti social’

Sorrentino risponde alle accuse del cdx: "66 giorni di eventi per veicolare Reggio nel mondo"

sunsetland reggio calabria

C’è chi lo ama, chi lo odia e chi non ha preso posizione. Il Sunsetland Fest, novità assoluta dell’Estate Reggina 2025, spacca l’opinione pubblica tra favoreoli e contrari, a far discutere sono soprattutto i fondi investiti per organizzarlo e quelli affidati per l’organizzazione non solo di 66 serate, ma di una serie di servizi che sono stati illustrati nel dettaglio dall’assessore Romeo, delegato alla programmazione.

A rispondere alle accuse, è stata la diretta interessata, Patrizia Sorrentino, con un lungo post su Facebook, in cui ha voluto precisare ciò che l’iniziativa rappresenta ed anche qual è il suo obiettivo. Per farlo, è partita da lontano, da una Reggio ormai passata, ma mai dimenticata:

“C’erano una volta i primi anni 2000. Una Reggio Calabria viva, attraversata da un fermento culturale e sociale che faceva ben sperare. Una città affacciata sullo Stretto che, pur con le sue difficoltà croniche, riusciva a trattenere una parte significativa dei suoi talenti, a vedere nascere e crescere realtà imprenditoriali locali, e a far respirare un’atmosfera di possibilità.

E poi ci siamo svegliati nel 2025.

Una città cambiata, svuotata. Oltre 14.000 persone in meno – in gran parte giovani – hanno scelto di cercare altrove ciò che qui sembra diventato impossibile. E nel frattempo, sono sparite anche numerose realtà economiche di riferimento, soffocate da un contesto amministrativo e politico spesso miope, quando non direttamente dannoso. Politiche territoriali scellerate, incapaci di offrire una visione di lungo periodo, hanno contribuito a un impoverimento che non è solo economico, ma anche umano e culturale.

In questo scenario si inserisce il confronto, oggi assai acceso, tra due progetti che – seppur simili per location – hanno natura, contesto e finalità del tutto differenti.

Da una parte un’iniziativa del passato, con talk show, musica e ospiti, che si inseriva in un periodo storico più favorevole e con risorse maggiori, e dall’altra Sunsetland: un progetto pensato per la Reggio di oggi, quella delle macerie da ricostruire, e con l’ambizione di valorizzare una delle sue unicità più evidenti – il tramonto più bello del mondo – attraverso un linguaggio contemporaneo fatto di musica, social media e storytelling emozionale.

Sunsetland è un progetto che si sviluppa in 66 giorni, con dj set che iniziano alle 19:00 – non alle 22:00, come avveniva per gli eventi in passato – proprio per abbracciare quel momento magico tra luce e buio che pochi luoghi al mondo possono offrire e in cui EVIDENTEMENTE l’aspettativa non è fare 2000 persone al giorno, ogni giorno. Non è solo intrattenimento: è un messaggio, è identità, è marketing territoriale, ed è un modo per raccontare Reggio in positivo, proprio là dove più spesso si sceglie di descriverla in toni tetri e disillusi, ecco perchè si è scelto di puntare, oltre che sui talenti reggini, su DJ internazionali che potessero veicolare attraverso i loro canali, i messaggi positivi di Reggio Calabria.

Tra l’altro è stato davvero entusiasmante contribuire al “corso per aspiranti dj” che ha certamente aggregato dei giovani che condividono una sana passione per la musica e per future potenziali attività professionali che possono scaturirne, come testimoniano i numerosi dj che quotidianamente hanno il loro spazio nel progetto.

Sunsetland – ha aggiunto – non si misura solo in numeri, ma in immagini, in percezioni, in contenuti che viaggiano sui social e che – piano piano – possono far scoprire Reggio a chi ancora non la conosce. Forse per capirlo bisognerebbe fare un passo indietro, liberarsi del livore politico, e iniziare a guardare alle iniziative per ciò che sono, non per chi le promuove.

Dispiace dover constatare che alcuni consiglieri comunali, pur di innescare una polemica politica del tutto strumentale e senza conoscere i termini del progetto abbiano in qualche modo attaccato l’iniziativa che mira ad incastonare lo splendido tramonto sullo Stretto per valorizzare e far conoscere le meravigliose risorse della nostra città”.

Sorrentino ha infine concluso:

“Con affetto, simpatia e senza polemica alcuna, invito chi si è dimostrato riottoso al progetto a godersi un pizzico di sole al tramonto, dimenticando per un attimo Cannes e la Costa Azzurra. Concentriamoci tutti quanti sulla nostra Reggio”.