Sunsetland a Reggio, Modafferi (Dsp) duro: “Sembra ‘Carrialand’. Disastro del Comune”
"Nessun ritorno economico, iniziativa flop. Comparato e commarato da parte del Comune, oltre 500.000 euro per festival DJ, senza trasparenza", le parole di Modafferi
26 Luglio 2025 - 18:02 | Comunicato Stampa

Dura presa di posizione di Giuseppe Modafferi, coordinatore regionale di Dsp, sul festival Sunsetland a Reggio Calabria.
“Ennesima vicenda politica amministrativa opaca, torbida, negativa. Quella che poteva essere una iniziativa di festa per la città si è trasformata nell’ennesima nuvola nera che caratterizza il cielo reggino ormai da molti anni. Ci soffermeremo solo su alcuni aspetti.
Il nome appare già un programma, una tendenza esterofila figlia di un chiaro provincialismo culturale, che nulla ha a che vedere con la tradizione culturale reggina, greco latina, angioina, aragonese, ecc.”.
“Oltre 500.000 euro per festival DJ, senza trasparenza”
“Gli aspetti più gravi e torbidi -evidenzia Modafferi- riguardano quelli economici. Più di 500.000 euro (1 miliardo vecchie lire) per una serie di festival per DJ, per circa 60 giorni. Ci giunge notizia da fonti certe che i dj locali non vengono nemmeno pagati, parteciperebbero solo per la gloria.
Come al solito nessuna trasparenza sul come viene speso il denaro dei contribuenti, senza trasparenza albeggiano i cattivi pensieri, e a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre”.
“74.000 euro al direttore artistico, senza bando”
“La ciliegina sulla torta della torbida vicenda è il compenso al cosiddetto direttore artistico, secondo varie fonti sarebbero 74.000 euro per una iniziativa di 60 giorni. Questo valore equivale a circa 48 stipendi medi di un qualsiasi lavoratore (cameriere, portalettere, metalmeccanico, muratore, cuoco, professore, poliziotto, ecc.)
Invece qualcuno ha pensato di pagare questo valore ad una non ben nota professionista locale, ovviamente per affido diretto, per nomina, senza alcun bando, concorso, senza alcuna selezione di progetti per individuare il migliore, ecc. Un valore spropositato sia per la taratura della iniziativa, sia per il profilo professionale della persona scelta.
Una spesa che offende chi lavora con sacrificio e competenza per potersi sostentare e portare avanti una famiglia, in un periodo di forte crisi economica, in una terra dove in migliaia sono costretti ad emigrare per un tozzo di pane, simili sperperi sono crimini pubblici ed atti moralmente riprovevoli e condannabili”.
“Nessun ritorno economico, iniziativa flop”
“Potremmo immaginare una giustificazione se a fronte di tale esborso dalle tasche dei cittadini ci fosse stato un successo dell’iniziativa sia in termini numerici che economici, invece, come prevedibile stiamo assistendo ad un flop totale: nessun ritorno dell’investimento e quindi ennesimo danno alle casse pubbliche.
Stendiamo un velo pietoso sulle retoriche ipocrite e vuote dichiarazioni dell’assessore Romeo, per difendere le loro torbide scelte, dichiarazioni vuote che nulla dicono e sono infarcite di sofismi, quando la pezza è peggio del buco, con sana umiltà potrebbero ammettere i loro errori e la loro superficialità e poca trasparenza”.
“Comparato e commarato, logiche che danneggiano la comunità”
In una società ed una politica basati sul merito, si dovrebbe individuare un responsabile di simili scempi e comminare una giusta ed esemplare pena e far sì che non accadano più, ma purtroppo a Reggio prevale la logica del Comparato (commarato in questo caso), affido i lavori a chi mi pare, in quanto “Compare” (o commare), un perpetuarsi costante del modello “Miramare” che poco ha insegnato agli amici del “cerchio magico”.
L’aspetto critico è che con questo modello di gestione si arricchiscono in pochi (sempre gli stessi) arrecando danni gravi ad una intera comunità.
Auspichiamo un intervento urgente dei soggetti abilitati al controllo (Procura, Prefettura, Corte dei Conti) e valutare se oltre a dissennate condotte economiche non siano riscontrabili reati di varia natura.
I cittadini/contribuenti hanno il diritto di sapere come vengono investiti i loro soldi e chiedono che si ponga fine a tanta superficialità e dissennatezza.
Sunset Land richiama il concetto di CarriaLand, che appare essere la natura di chi disamministra facendo disastri”, conclude Modafferi.