Reggio, Consulta per la Legalità: il procuratore aggiunto Musolino ai lavori della II Commissione
Oltre al magistrato, nella stessa seduta della Seconda Commissione si è svolta l’audizione di padre Sergio Sala del movimento “Reggio non tace”
24 Settembre 2025 - 11:56 | Comunicato

In apertura dei lavori la Presidenza della Commissione ha espresso gratitudine nei confronti del magistrato per la presenza, sottolineando l’importanza del suo contributo al percorso partecipativo intrapreso dall’organismo consiliare verso la creazione di una Consulta comunale che consenta alle associazioni cittadine, protagoniste in questi anni di azioni di risveglio civico e resistenza ai fenomeni mafiosi, di lavorare insieme in un contesto istituzionale strutturato e supportato dalle articolazioni territoriali dello Stato.
Pur non esprimendosi sul merito della proposta, ma apprezzandone comunque l’idea di fondo, Musolino si è soffermato sulle responsabilità della politica rispetto alle dinamiche sociali e culturali che devono a suo parere costituire il fondamento del contrasto alla ’ndrangheta, portando il tema nel dibattito pubblico ma non in maniera stereotipata. L’invito rivolto alla classe politica è dunque di occuparsi dei problemi concreti che riguardano la risposta reale della città non solo agli interventi repressivi delle forze dell’ordine e dell’Autorità giudiziaria, ma soprattutto rispetto al modo in cui le istituzioni e la società accompagnano o meno il reinserimento sociale di chi viene fuori da esperienze di criminalità organizzata. Dall’intervento del magistrato è emersa dunque la necessità di dare vita a un dibattito culturale che provi ad indagare a fondo nel tessuto sociale per comprendere se e perché una comunità non sia in grado di offrire un’alternativa, che induca insomma a capire come determinati fenomeni mafiosi possano concretizzarsi con medesime dinamiche anche dopo anni di azioni repressive da parte dello Stato. Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, in conclusione, ha auspicato che la politica riesca a dar vita, più che a dichiarazioni di circostanza, a un dibattito libero e consapevole sui fenomeni sociali e culturali finora rimasti a margine del discorso pubblico sul contrasto alla pervasività della ‘ndrangheta.

Oltre al magistrato, nella stessa seduta della Seconda Commissione si è svolta l’audizione di padre Sergio Sala del movimento “Reggio non tace”, che ha condiviso l’idea della collaborazione tra associazioni e istituzioni schierati dalla stessa parte, si è soffermato sull’importanza di intervenire a contrasto di fenomeni di prevaricazione che si concretizzano già in ambiente scolastico, e ha invitato a coinvolgere e agevolare i piccoli imprenditori e gli artigiani locali disposti a dare spazio a esperienze di formazione di giovani che vengono da contesti ed esperienze difficili. Nel corso dei lavori si è registrato anche l’intervento dei vertici dell’Amministrazione comunale.
Nelle sedute precedenti si sono tenute le audizioni del referente regionale di Libera Giuseppe Borrello, del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Paolo Brunetti (in merito all’atto intimidatorio registratosi al cantiere dell’ex Cinema Orchidea) e della giornalista Elisa Barresi. Nelle prossime sedute saranno invitati i referenti delle associazioni datoriali, dopodiché si procederà alla votazione della proposta al Consiglio comunale di modifica del Regolamento di attuazione degli Istituti di partecipazione popolare in relazione all’istituzione della Consulta per la Legalità.