Ryanair, dalla Lombardia in Calabria: avviati i corsi per tecnici specializzati
Numerosi giovani, tra cui molti reggini, verranno formati a Bergamo all'interno dell'AEA per poi lavorare in Calabria, nei nuovi hangar dello scalo di Lamezia
18 Novembre 2025 - 14:05 | di Eva Curatola

“Costruiamo il futuro dell’aviazione”. Il titolo dell’evento che, negli ultimi giorni, aveva acceso la curiosità. La presenza dei vertici Ryanair, l’invito alla stampa calabrese, la sede scelta – l’Aircraft Engineering Academy di Bergamo – lasciavano intuire che qualcosa di importante stesse per essere annunciato. E così è stato.
Alla conferenza hanno preso parte Eddie Wilson, CEO di Ryanair, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il presidente SACBO Giovanni Sanga e il CEO SEAS Alessandro Cianciaruso, che hanno finalmente svelato un progetto destinato a lasciare un segno profondo, soprattutto in Calabria.
Al centro, un piano che ribalta una narrazione che la Calabria conosce fin troppo bene: quella dei ragazzi costretti ad andare via senza fare più ritorno.
Questa volta è diverso.
Corsi per tecnici dell’aviazione specializzati: formazione al Nord, lavoro al Sud
Ryanair ha presentato i nuovi corsi per tecnici manutentori specializzati, percorsi che prevedono la formazione a Bergamo, ma con una destinazione precisa: gli hangar di Lamezia Terme. Qui i tecnici lavoreranno stabilmente al termine del percorso.
Per circa 20 mesi gli studenti dovranno vivere lontano da casa. Un sacrificio, sì, ma con un ritorno concreto: un posto di lavoro in Calabria, già assicurato tramite pre-contratto.
I corsi attivi sono tre – Calabria 1, Calabria 2 e Calabria 3 – avviati tra novembre 2024 e settembre 2025. A seguirli sono soprattutto ragazzi molto giovani, ma anche adulti che cercano una nuova occasione professionale. Non provengono solo dalla Calabria, ma anche da altre regioni e dall’estero. Tutti, però, hanno già una certezza: il loro futuro sarà a Lamezia.
Una filiera che cresce
L’Accademia ha aperto l’anno accademico 2025-2026 con 111 nuovi studenti. In totale, i percorsi di formazione coinvolgono 250 persone, di cui 50 calabresi. E i primi risultati sono già arrivati: 25 studenti hanno completato la parte teorica del percorso e ora lavorano negli hangar di Bergamo per affinare le competenze operative prima del trasferimento definitivo in Calabria.
Per il CEO di SEAS, Alessandro Cianciaruso, il quadro è chiaro: il mercato dell’aviazione vivrà nei prossimi anni una richiesta crescente di professionisti qualificati. A differenza di altri settori, qui “la domanda supererà l’offerta”, e la Calabria può diventare uno dei poli più dinamici grazie agli investimenti in corso.
“Tempestività e competenze fanno la differenza”
Il presidente di SACBO, Giovanni Sanga, ha ricordato come la qualità della manutenzione sia un elemento determinante per un aeroporto. Ha citato episodi recenti che hanno richiesto interventi immediati:
“Il fatto di avere personale formato, addestrato e preparato – ha spiegato – permette di intervenire con tempestività. Anche situazioni delicate si risolvono in poche ore se c’è una squadra competente e ben organizzata”.
Per Sanga, l’attività dell’Academy è già oggi un tassello fondamentale nella crescita dello scalo bergamasco, e apre margini ulteriori di sviluppo.
Un’occasione per la Calabria
L’investimento sui tecnici e l’arrivo dei futuri manutentori negli hangar di Lamezia raccontano una storia diversa dal solito. Non partenze senza ritorno, ma un percorso che richiama i giovani verso casa, offrendo possibilità concrete in un settore solido e in espansione.
Il futuro dell’aviazione, almeno per una volta, sembra parlare anche calabrese.
