Basket, si ritira Carlo Recalcati. Anni indimenticabili con la Viola


di Domenico Suraci – La gloriosa storia neroarancio gli deve molto, ancora prima che come allenatore, per la sua grande personalità. Il suo stile non passava inosservato, sempre signorile, sempre garbato, almeno fino alla palla due di ogni match, nel momento in cui pretendeva il massimo dai suoi giocatori, anche di più, probabilmente.

Arrivato dalla pallacanestro Cantù nel 1990 ha allenato, per cinque intensi anni, la Viola Reggio Calabria, che con lui al comando ha ottenuto il massimo della sua storia sportiva. È stata la Viola dei miracoli, che con Bullara, Volkov, Tolotti, nel 1993 ha sfiorato le semifinali scudetto. I risultati ottenuti sulla punta dello stivale, lo portano ad essere un’icona sportiva per l’ambiente reggino, ha ottenuto una promozione in A1, tre qualificazioni ai play-off venendo eliminato solo ai quarti di finale per ben due volte, un ottavo di finale in Coppa Korac ed un sesto posto in classifica.

Con la Nazionale Italiana ha vinto una medaglia di bronzo agli Europei del 2003, una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004 ed una meravigliosa medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo del 2005.

Nel 2004 tornato a Reggio Calabria, proprio alla guida dell’Italbasket , per un torneo estivo di preparazione alle Olimpiadi di Atene, applausi, cori e testimonianze d’affetto accolsero Recalcati. Ad anni di distanza e con generazioni diverse, la gente di Reggio non lo aveva dimenticato e tutt’oggi lo porta gelosamente con sè nei più bei ricordi legati alla palla a spicchi della nostra città.

Recalcati ha spiegato la decisione di lasciare la panchina: “Pretendo molto da me stesso, tutto quello che ho fatto l’ho sempre fatto al 100%, ma le mie possibilità del momento non sono sufficienti per interpretare un ruolo da capo allenatore”.

La decisione. “L’ho deciso già prima del mese di giugno» confida Charlie: “A chiunque mi contattava dicevo le stesse cose. In particolare, ho ricevuto due offerte da altrettante squadre di Legadue ed ha comunicato una decisione già presa”inoltre ha fatto presente che: “A Torino sono stato poco bene per dieci giorni, un piccolo malessere che per il mio modo di vedere si è protratto troppo a lungo. Lì ho preso atto di non essere invulnerabile”.

Carlo Recalcati ha dimostrato la sua signorilità fino all’ultimo momento della sua carriera che lo colloca a pieno diritto tra i migliori della storia del basket italiano.