Calabria, Occhiuto: ‘Vorrei che prossimi 5 anni fossero storici’

Il Governatore illustra al Consiglio le sue linee programmatiche: "Vorrei un Consiglio ambizioso e lo sarà anche la giunta"

Consiglio Regionale Presidente Roberto Occhiuto ()

“Un programma che si candida a realizzare, a mettere a terra, molte delle riforme che sono state concepite e iniziate nella scorsa legislatura”.

E’ quello delineato dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto presentando al Consiglio regionale le linee programmatiche della sua giunta.

“Ho cercato – ha proseguito – di essere più prudente su alcuni temi come l’autonomia differenziata, come le pre-intese che alcune regioni stanno facendo e che sono semplicemente accordi politici ma che possono avere un riverbero sui diritti sociali e civili.

Quando sulla stampa nazionale il presidente della Calabria viene rappresentato come un dirigente del centrodestra che pone delle questioni, credo sia una cosa positiva. C’è questo odioso pregiudizio nei confronti della politica calabrese, che sia incapace di produrre idee, azioni amministrative che possono segnalarsi a livello nazionale.

Vorrei che questi 5 anni di legislatura potessero essere stimolanti anche da questo punto di vista”.

“Vorrei che i prossimi 5 anni fossero storici” ha ancora detto soffermandosi sulle riforme avviate e quelle in programma.

“Vorrei che il Consiglio – ha aggiunto – possa diventare il luogo dove si discutono mozioni che danno la visione di una regione importante nel Mezzogiorno rispetto a temi che riguardano il futuro. Io continuerò a cercare di dare questa immagine della Calabria che, certo, ha tanti problemi e non li ho mai nascosti ma ha tantissime risorse potenziali. E io un po’ mi arrabbio invece quando vedo una parte della politica nazionale che guarda a questa regione come a una che ha solo problemi. Per questo vorrei che anche la dialettica all’interno del Consiglio si svolgesse avendo rispetto della dignità, dell’onore della Calabria”.

Sul tema delle riforme Occhiuto ha anticipato alcune idee riguardanti molti settori, dai rifiuti, alla protezione civile, passando all’utilizzo dei beni confiscati fino alla sanità,

“settore in cui la Calabria non è più ultima, che si avvia ad uscire dal Commissariamento e, considerando il fatto che da tre anni non facciamo deficit, potrebbe uscire anche dal piano di Rientro”. Riforme che ha definito “strumenti per risolvere problemi che altrimenti sarebbero stati irrisolvibili”. Occhiuto si è rifatto, poi, ai dati della Banca d’Italia, “che hanno indicato la Calabria come la regione che ha avuto l’incremento del Pil maggiore d’Italia. L’avessero scritta in un’altra regione, la notizia avrebbe occupato le prime pagine dei giornali. Noi spesso invece si gode a parlare male della regione, quando ci sono aspetti che andrebbero evidenziati”.

“Vorrei un Consiglio ambizioso e lo sarà anche la giunta” ha detto Occhiuto che ha anticipato una serie di progetti, a partire dall’istituzione di avamposti dei centri dell’impiego calabresi nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. “È un progetto ambizioso – ha detto – che può raccontare un’altra Calabria, che capisce che quei Paesi sono quelli che avranno un incremento di Pil superiore all’Europa. E questo processo non lo vuole subire ma anticipare e governare”.

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