Calcio: Pellissier vuole il marchio del Chievo. Un ribasso dell'81%

"Farlo tornare dalle persone che veramente gli hanno sempre voluto bene"

E’ passato qualche anno ma in casa Chievo la questione marchio non è ancora stata risolta. Su seried24.com troviamo le dichiarazioni rilasciate dall’ex attaccante degli anni d’oro clivensi Sergio Pellissier, attuale presidente della Clivense che punta all’acquisizione.

L’offerta è stata ritenuta congrua dal curatore fallimentare e di conseguenza è stata avviata l’asta pubblica per la cessione del marchio. Nell’intervista Pellissier ha spiegato che, in caso nessuno dovesse intervenire, la Clivense vincerebbe l’asta in quanto, almeno al momento, è proprio l’ex attaccante l’unico offerente: “Non siamo ancora in dirittura di arrivo, abbiamo provato a chiedere al curatore del fallimento se c’era la possibilità di fare un’offerta e l’abbiamo fatta. Successivamente è stata resa pubblica ed è partita l’asta: non dovesse intervenire nessuno il 10 maggio avremo la possibilità di rivedere quel marchio e farlo tornare dalle persone che veramente gli hanno sempre voluto bene. Non ho ancora pensato a cosa accadrà se e quando la Clivense si chiamerà Chievo”.

La base d’asta è di 100mila euro, molto distante dai 535 mila euro del primo bando di giugno 2023 quando non pervenne nessuna domanda. La cifra si abbasso di molto a fine agosto ma i 285mila di partenza furono anche allora ritenuti una richiesta troppo pretenziosa.

Ora la Clivense ha avanzato l’offerta “ritenuta congrua dalla curatela” che per le legge ha predisposto un’asta pubblica con base d’asta di 100mila euro. In pratica, l’81% in meno rispetto agli iniziali 535mila euro. La società di Pellissier ora attente con ansia il 10 maggio, quando arriveranno risposte.