Campo Ravagnese, il consigliere Maiolino: "Chiuso senza motivo"

"L’Amministrazione Falcomatà ha ben pensato di chiudere il campo e non mandarlo mai più a gara"

“Un manto erboso invidiato anche dagli impianti delle serie professionistiche, una struttura essenziale ma al contempo dotata di tutti i confort e del necessario per disputare gare di rilievo. Il Campo di calcio di Ravagnese molti lo ricordano così come lo abbiamo qui descritto.

Peccato che siano passati ormai più di 3 anni dall’ultima gara ufficiale disputata sul terreno di gioco del “Comunale” e da allora è stata solo l’incuria a farla da padrona per il terreno e per tutto l’impianto sportivo, divenuto ormai meta notturna delle coppiette e punto di raccolta di spazzatura e materiali di risulta”.

Il consigliere comunale Antonino Maiolino, attraverso un comunicato stampa, critica l’amministrazione in relazione alla chiusura prolungata del campo sportivo di Ravagnese.

“Era il 6 maggio 2018 quando la squadra di casa ospitò la Bovese nell’ultima gara del campionato di Prima Categoria.

Da quella data il Ravagnese ha dovuto emigrare a Longhi Bovetto di Croce Valanidi, conquistando (al termine della stagione 2019) il salto in Promozione dopo ben 25 anni, costretto a festeggiare lo storico traguardo lontano dal proprio campo “di casa”, ancora oggi indisponibile.

Un’indisponibilità immotivata e che si prolunga da quell’ultima partita. Nel 2018, infatti, un bando era stato pubblicato dal Comune di Reggio Calabria, e vinto proprio dal Ravagnese Calcio, aggiudicatario della gara. Gara revocata poi, perché – secondo l’Amministrazione – un documento non regolare presentato dalla Società ne avrebbe compromesso l’esito.

E qui potremmo aprire una parentesi proprio riguardo il documento in questione, regolarizzato dalla società sportiva proprio su formale richiesta del Comune. In realtà la parentesi che si è aperta è quella temporale, che porta ad oggi. Infatti, nonostante l’adeguamento documentale, l’Amministrazione Falcomatà ha ben pensato di chiudere il campo e non mandarlo mai più a gara.

Facile immaginare il danno economico per il Ravagnese Calcio, ma quel che è peggio è il danno al quartiere, monco di un impianto sportivo di lustro, immotivatamente chiuso e abbandonato da anni.

Ci faremo rappresentanti delle proteste di tutto il quartiere e delle tante società sportive cittadine che non possono usufruire (a pagamento) di una struttura che dovrebbe essere nelle disponibilità della Comunità. Porteremo nuovamente la questione all’attenzione della Giunta e del Consiglio comunale, per sbloccare la situazione il prima possibile, in vista dei campionati calcistici che riprenderanno al termine dell’estate.

Finalmente l’emergenza pandemia pare stia rientrando e non ci saranno più alibi per l’Amministrazione Falcomatà. L’assessore Giuggi Palmenta, se c’è, batta un colpo in favore dello Sport reggino, trascurato come mai prima d’ora”, conclude Maiolino.