Collegamenti nello Stretto - 'Quanto vale la vita degli operatori sanitari': la segnalazione di un cittadino

"La compagnia Caronte & Tourist fa un grosso passo indietro nel sostenere il personale sanitario nella lotta al Covid-19". La segnalazione di alcuni operatori sanitari

Cosa accade ai viaggiatori che, in questi giorni, sono costretti ad attraverso lo Stretto? Se per i ‘comuni’ viaggiatori vale il blocco imposto da Governo, Regione e Sindaci, c’è anche chi non può fare a meno di spostarsi tra le due città dello Stretto.

Ed è proprio gli spostamenti tra Reggio Calabria e Messina che riguarda la segnalazione che ci arriva da un lettore.

“Sono un medico specializzando presso il policlinico di Messina nel reparto di cardiologia. Vorrei porre alla vostra attenzione un messaggio che nasce dal vissuto di alcuni miei​ colleghi medici/infermieri lavoratori tra Calabria e Sicilia. Negli ultimi giorni, nel rientrare al proprio domicilio o nel montare sul luogo di lavoro sono stati costretti dal gruppo Caronte & Tourist a pagare ben 39,00€. In barba agli accordi presi tra gli ordini professionali e il servizio traghetti, non è stato fornito alcun preavviso”.

NOTA

Apprendiamo che oggi​ la compagnia Caronte & Tourist fa un grosso passo indietro nel sostenere il personale sanitario nella lotta al Covid-19. Oggi hanno cambiato le regole e senza nessun preavviso. Solamente gli OSS ed una manciata di specialisti hanno la possibilità di traghettare gratuitamente.

Questo implica, non solo che sia considerata di minor valore la vita di infermieri, medici di pronto soccorso, cardiologi, pediatri e una lista infinita di altri specialisti che ogni giorno rischiano la propria vita per garantire l’assistenza a tutti i pazienti, sia Covid-19 positivi che non; ma anche che i suddetti dovranno (visti gli esosi costi di traghettamento) tornare a viaggiare a piedi aumentando il rischio di infettare gli altri passeggeri essendo personale a rischio.

Inoltre all’interno di quella piccola fetta di specialisti riconosciuti “validi” vengono ulteriormente esclusi gli specializzandi della medesima branca, vale a dire che la vita di un laureato in medicina che in qualità di specializzando di Anestesia ogni giorno frequenta il policlinico, vale meno di uno strutturato che lavora al suo fianco per gli stessi pazienti.

Ricordiamo che il primo medico cinese a lanciare l’allarme e ad aver perso la vita è stato un oculista e che in Italia ogni giorno cresce il numero dei decessi che non fa distinzioni tra le specializzazioni dei medici e infermieri, al contrario delle Caronti.

“Speriamo che tutti prendano a cuore questa questione perché coinvolge l’intera santità calabrese e siciliana . Ancora una volta sembra che il Dio denaro sia più importante della salute pubblica. Spero riusciate a far risonare la voce di chi è attivo sul territorio e altro che eroe, già inizia ad esser dimenticato”.

Dott. Tommaso La Macchia