Ex Reggina Casale: ‘Vissute emozioni incredibili. Serie D smacco per il popolo amaranto’
"Reggio Calabria è una città, senza dubbio, che merita la Serie A, perché ha una tifoseria fantastica"
14 Marzo 2024 - 13:40 | redazione

In esclusiva ai microfoni di News.Superscommesse.it è intervenuto Stefano Casale. L’ex calciatore ha iniziato la carriera da professionista a Foggia, dove ha incontrato Zdenek Zeman. Ha militato anche tra le file di Siena, Salernitana e Bologna (proseguendo con Nola, Siracusa e Sora), prima di indossare per tre stagioni la maglia del Lecce, club con cui ha debuttato in Serie A. Due anni anche nella Sampdoria, per poi vivere le ultime esperienze con Reggina, Cosenza e Taranto. Il suo pensiero sulla sua esperienza in amaranto e sull’attuale squadra:
Alla Reggina grande esperienza
“Reputo quella di Reggio Calabria l’esperienza più bella dopo quella di Lecce; ho vissuto emozioni incredibili, proprio perché quella Reggina riuscì a conquistare nuovamente la Serie A, dopo la prima e storica promozione del 1999. L’attuale società, purtroppo, si è ritrovata in condizioni tali da dover rinunciare a un campionato importante come quello di Serie B, una delusione atroce per tutto il popolo reggino; essere catapultati improvvisamente in Serie D è uno smacco che questa città non merita affatto“.
Il pensiero sulla LFA Reggio
“Non è per niente facile tirarsi fuori dalle sabbie mobili di un campionato insidioso come quello che sta affrontando. Posso ben comprendere la frustrazione di ogni tifoso della Reggina, dopo gli anni bellissimi che si sono visti in questa città, ma occorre soltanto pazientare per dare tempo alla nuova società affinché si creino tutti i presupposti per una pronta risalita verso il calcio professionistico. Reggio Calabria è una città, senza dubbio, che merita la Serie A, perché ha una tifoseria fantastica. L’attuale squadra si sta comportando bene con Bruno Trocini e sono lì per giocarsi le proprie chance nei Play Off, con l’obiettivo di ottenere, almeno, il terzo posto nel proprio girone“.
