Eco sistema urbano, la classifica nazionale: Reggio al 71 esimo posto, sorpresa Cosenza

I dati negativi riguardano ovviamente il ciclo dei rifiuti. Reggio prima in Italia per rifiuti prodotti, tra le ultime per rifiuti differenziati

Secondo quanto riportato dal rapporto nazionale “Ecosistema Urbano 2021Cosenza si colloca al quarto posto tra le città virtuose in Italia. Al 39mo posto troviamo Vibo Valentia; Catanzaro si colloca invece al 55mo posto; Reggio Calabria al 71mo posto e Crotone all’85mo posto.

Legambiente: serve un Piano Urbano di Ripresa e Resilienza

Nell’anno della pandemia, politiche e performance ambientali nei capoluoghi non decollano: stessa media generale, medesime emergenze di quelle emerse nel report dello scorso anno. Crolla il trasporto pubblico, aumentano le auto circolanti. Restano preoccupanti i livelli di smog e di perdite della rete idrica. Poche note positive: crescono differenziata e infrastrutturazioni ciclabili In testa alle città più virtuose c’è Trento, seguita da Reggio Emilia, Mantova, Cosenza e Pordenone. Ultime Brindisi, Catania e Palermo. Metropoli: l’eccezione Milano, proiettata al futuro. Più auto in circolazione e un crollo quasi uniforme nell’utilizzo del trasporto pubblico. Livelli di smog e di perdite lungo la rete idrica che rimangono preoccupanti. Poche note positive che poco incidono sul trend complessivo: tra tutte, l’aumento della raccolta differenziata e dei chilometri di piste e infrastrutturazioni ciclabili. Nel 2020 segnato dall’emergenza pandemica, i capoluoghi italiani non migliorano le loro performance ambientali.

“La pandemia ha complicato le cose”

Ecosistema Urbano fotografa un Paese in buona misura fermo, che torna addirittura indietro su alcuni indicatori ambientali: già nello scenario pre-pandemico, il rapporto descriveva capoluoghi che faticavano a decollare nelle politiche di sostenibilità, contribuendo a conflitti con l’Europa e a procedure d’infrazione, come per la depurazione delle acque o la qualità dell’aria.

Secondo quanto dichiarato dal presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani:

“Il periodo pandemico, al netto di alcuni miglioramenti, ha complicato le cose  Ora, però, nell’ambito del PNRR si apre una possibilità per invertire la rotta: sono i bandi pubblicati dai ministeri per l’assegnazione di risorse da destinare alla differenziata e alla costruzione di impianti di riciclo, alla nuova mobilità, alla forestazione urbana, al ciclo integrato delle acque. Essenziale sarà la capacità degli uffici tecnici delle città di sottoporre progetti adeguati che rispettino i criteri ambientali stringenti imposti dall’UE, ma anche un loro affiancamento da parte di strutture tecniche pubbliche centrali, per sopperire alla carenza cronica di personale e competenze delle amministrazioni locali”.

Secondo Mirko Laurenti, responsabile del rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente :

“Ancora una volta le nostre analisi confermano che, anche in un’annata particolarmente difficile come quella evidenziata dai numeri, l’Italia del buon ecosistema urbano è quel Paese che riesce a pianificare e a spendere bene le proprie risorse. Per uscire davvero dall’emergenza urbana serve però una strategia nazionale che sostenga e finanzi le buone scelte per rendere le nostre città più vivibili e adattabili alle necessità dell’ambiente e dei cittadini. In tal senso, un utilizzo oculato del PNRR a partire dalle città, puntando sul buon lavoro dei Sindaci, può essere un’opportunità concreta di rilancio per l’intero Paese, con meno auto e mezzi meno inquinanti, più infrastrutture intelligenti e ultra-connesse”.

I dati in Calabria

Secondo i dati del rapporto “Ecosistema Urbano 2021” Cosenza si colloca al quarto posto tra le città virtuose in Italia, chiudendo il fanalino delle prime cinque in Italia. Al 39mo posto troviamo Vibo Valentia; Catanzaro si colloca invece al 55mo posto; Reggio Calabria al 71mo posto e Crotone all’85mo posto.

Reggio Calabria è tra le città con un maggior numero di metri quadri di verde urbano per abitante, ben al di sopra di una media nazionale, che quantifica poco al di sotto dei 34 metri quadri le aree di parchi, giardini, viali alberati, ma anche spazi aperti scolastici e privati, a disposizione di ogni abitante. Riguardo l’aria, Reggio si posiziona al 10° posto nella classifica che “premia” le minor concentrazioni di biossido d’azoto per metro cubo.

I dati negativi riguardano ovviamente il ciclo dei rifiuti. Reggio è prima in Italia (ma in questo caso non si può parlare di vittoria, tutt’altro) per rifiuti prodotti pro capite, in cui si posiziona al primo posto con 364 kg/ab. Allo stesso tempo, la città si trova al 91 esimo posto per rifiuti differenziati, con soltanto il 37,5%. Numeri che certificano la situazione negativa che si vive in riva allo Stretto oramai da troppi anni.