L'esodo dei professori calabresi: oltre mille quelli costretti ad emigrare

La storia dei docenti calabresi costretti a macinare chilometri per poter insegnare

Con la fine dell’anno scolastico c’è già chi si proietta oltre l’estate e verso quello che succederà a settembre. Nel mese di riapertura delle scuole, infatti, si aprirà un valzer di incarichi verso sedi di lavoro distanti anche migliaia di chilometri per i docenti calabresi.

Sono circa mille quelli che lo scorso anno hanno superato il cosiddetto concorso “transitorio”, ma solo tra qualche mese prenderanno servizio nelle scuole regionali, con un’abbondante pausa di ritardo sulla tabella di marcia.

C’è chi da Cosenza andrà a insegnare nelle aule della provincia di Reggio Calabria, chi da Crotone non ha potuto far altro che scegliere la città dello Stretto e chi dalla città dei Bruzi si ritroverà a lavorare a Vibo Valentia.

Ci si prepara ad un’ondata migratoria in piena regola ma in questo caso di docenti costretti a macinare chilometri per poter insegnare, dopo aver sostenuto il concorso a cattedra bandito nel 2018 ma conclusosi con un ritardo tale da aver impedito l’immissione in ruolo già a partire dallo scorso anno scolastico.

Fonte: Gazzetta del Sud