La Gazzetta dello Sport: ‘Allarme rosso in serie C. Le situazioni critiche di Ternana, Rimini e Triestina
"In regola ai fini dell’iscrizione ma privi della disponibilità economica per sostenere la stagione". Incredibile
12 Agosto 2025 - 11:17 | Redazione

“Se nella scorsa primavera l’auspicio era non avere più casi Taranto e Turris – le cui esclusioni hanno devastato la classifica dell’ultimo girone C – l’attualità fa preoccupare allo stesso modo. Se non di più. Perché la Serie C al via il 22 agosto partirà con le tre grandi incognite di Triestina (girone A), Rimini e Ternana (entrambi nel B), club in regola ai fini dell’iscrizione (perfezionata soprattutto per provare a tutelare il patrimonio), ma privi della disponibilità economica per sostenere la stagione. Anzi, a dirla tutta, fanno fatica pure a iniziarla. Rimini e Ternana sono anche accomunate dall’essere scese in campo nel preliminare di Coppa Italia, entrambe sconfitte. Al netto dell’indiscusso impegno dei giocatori, la testa era chiaramente altrove”.
Ternana: Fa specie raccontare la crisi di chi ha perso la B solo ai rigori, nella finale di Pescara. Dopo la notte dell’Adriatico, i fratelli D’Alessandro hanno annunciato il loro disimpegno ed è partita la ricerca di acquirenti per la Ternana (con il sindaco, l’ex presidente Bandecchi, che è stato l’unico fino a qualche giorno fa a dare aggiornamenti sullo stato di crisi). Una trattativa è saltata, poi solo qualche indiscrezione su fondi esteri mai materializzati. Sono in arrivo 2 punti di penalizzazione per il mancato rispetto delle scadenze di agosto, mentre il ds Mammarella sta lavorando per alleggerire il monte ingaggi della rosa di Liverani. Abbassando i costi di gestione si punta ad attrarre investitori, insieme – soprattutto – a un asset di prospettiva determinante per far lievitare l’interesse: il Comune e il club hanno firmato infatti la convenzione che assegna alla società Stadium (52% Ternana, 48% suddiviso tra i fratelli D’Alessandro) la realizzazione e la gestione del nuovo Liberati per 44 anni, legato al progetto della clinica.
Rimini: Non c’è pace nemmeno per i detentori della Coppa Italia Serie C. Il Rimini sta vivendo una delle estati più tormentate della sua storia ultracentenaria dopo il passaggio di proprietà da Stefania Di Salvo alla Building Company Srl, società lombarda (che si era avvicinata anche al Foggia) accompagnata da dubbi sulla solidità economica che hanno acceso in città il fuoco della contestazione. La proprietaria Giusy Anna Scarcella ha anche minacciato un passo indietro, salvo poi dare continuità all’operazione con la nomina (ieri sera) di un nuovo presidente. Nel frattempo, la squadra che ha perso a testa alta a Pescara non ha un ds (Luca Nember si è dimesso, raccontando di aver subito un aggressione da individui riconducibili alla tifoseria) e deve capire il destino del suo allenatore: Piero Braglia dirige le sedute, ma non si è seduto in panchina nell’unica partita ufficiale. Posizione di attesa anche la sua.
Triestina: La Triestina invece ha iniziato il ritiro soltanto il 5 agosto, affidata Geppino Marino (ex allenatore della Primavera, già traghettatore nella passata stagione). La situazione, tra le pericolanti, è la peggiore in termini di punti di penalizzazione perché la proprietà americana di Ben Rosenzweig ha toppato più scadenze: ai sette punti già noti se ne potrebbero aggiungere altri sei, mentre pare che siano stati effettuati – in un percorso gestionale tortuoso – i pagamenti richiesti al primo agosto. In questo scenario, voci di presunte cessioni del club si rincorrono, seguite da mezze smentite. E le nubi aumentano.
fonte: gazzetta.it