Il Coronavirus cambierà per sempre le nostre vite

Abbiamo riscoperto il valore della solidarietà: sarebbe un peccato lasciarlo morire

Siamo in guerra contro un unico nemico, che allo stato delle cose è uno dei più ostici mai affrontati. Venuto dal nulla ha causato tante, troppe vittime in tutto il mondo. Prima la Cina, poi l’Italia, adesso l’Europa ed il Mondo intero. I tentativi di arginare il Covid-19 sono ormai drastici, tanto che tutti i Paesi (con in cima proprio l’Italia) stanno approvando decreti d’emergenza volti a limitare quanto più possibile i contatti tra le persone.

Senza mezzi termini e senza aver paura di estremizzare, possiamo affermare con certezza che l’ultimo mese ci ha tanto sconvolto quanto fatto riflettere. E la rapidità con la quale le nostre abitudini sono cambiate fa presagire altrettanta lentezza nel ritorno alla normalità.

Ebbene si, chi si sarebbe mai aspettato le file nei supermercati presi d’assalto per paura di restare senza cibo? Chi si sarebbe mai aspettato di uscire di casa soltanto per motivi strettamente necessari? Chi si sarebbe mai aspettato le scuole chiuse? O meglio ancora: chi si sarebbe mai aspettato di non poter abbracciare, baciare o semplicemente incontrare un amico? I propri genitori, o i propri figli? Beh, probabilmente nessuno. Tutto questo, oggi, è la routine.

Forse ci renderemo conto soltanto adesso della poca attenzione rivolta in passato alle cose davvero importanti, forse avremo contezza e capiremo che nulla è scontato, nemmeno quella che prima ci sembrava quotidianità. Capiremo soltanto adesso che la felicità non è quella che fino a qualche giorno fa ritenevamo tale. Capiremo, forse, soltanto adesso cosa vuol dire inciampare e sbattere forte contro il terreno: pronti però a rialzarci, più forti ed uniti di prima. Si, perchè l’Italia intera ha riscoperto cosa vuol dire unione.

Sarà questa l’occasione per rigenerare le nostre vite, eliminando la sterilità della collettività. Restare distanti dai nostri cari ci permetterà di capire quanto possa mancarci la “semplice” stretta di mano o il “banale” saluto.

Saranno questi i valori dai quali ripartire. Dobbiamo essere pronti a ricominciare le nostre vite dimostrando di aver imparato la lezione “insegnataci” dal nemico maledetto che stiamo affrontando. Abbiamo riscoperto di essere un grande popolo pronto a tendere la mano, pronto a “farsi in quattro” per aiutare, abbiamo smascherato la falsa ghiottoneria facendo prevalere la collaborazione ed il buonsenso. Abbiamo riscoperto il valore della solidarietà. Sarebbe un peccato lasciarlo morire..