Internet e gli italiani, è sbocciato l’amore: come trascorrono il tempo nel web?

Internet: un elemento indispensabile per lavorare ed effettuare alcune operazioni senza inutili perdite di tempo, ma non solo...

Sino a qualche anno fa, quando si parlava di Italia e grande rete telematica, si metteva in risalto la diffidenza dei cittadini del Belpaese verso quest’ultima. Gli italiani, come noto, sono un popolo particolarmente diffidente verso le novità, anche se, per quanto ovvio, ogni caso fa storia a sé. In linea di massima, tuttavia, la suddetta affermazione trova riscontro nella storia del nostro paese.

Ed Internet, non ha fatto eccezione. Dopo quasi cinque lustri dall’avvento di internet nel nostro paese, grazie anche al miglioramento infrastrutturale (nonostante, rispetto ad altri paesi europei, la strada da percorrere sia ancora lunga…), gli italiani hanno compreso che ad esso non si può rinunciare. Un elemento indispensabile per lavorare ed effettuare alcune operazioni senza inutili perdite di tempo. Ma non solo.

Le app di messaggi istantanea hanno consentito di “accorciare le distanze”

Non c’è alcun dubbio come il web sia, a tutti gli effetti, il principale compagno del tempo libero di una vasta fetta della popolazione italiana, da sempre particolarmente attenta a far fruttare il proprio tempo libero, poco o tanto che sia. Le applicazioni di messaggistica istantanea, in tal senso, si sono rilevate a dir poco fondamentali nel percorso di digitalizzazione nel nostro paese, avvicinando anche quei soggetti poco avvezzi al mondo tecnologico.

La facilità di fruizione ha contribuito al loro successo, non c’è alcun dubbio. Ma la molla principale, come riscontrato in studi e sondaggi demoscopici, è stata la possibilità di poter dialogare e scherzare con parenti e amici, in particolar modo quelli che la vita, ahinoi, ci ha portato lontano dal punto di vista geografico, accorciando, metaforicamente parlando, le distanze.

La possibilità di poter scambiare messaggi, effettuare videochiamate e condividere foto e video istantaneamente, sono risultati “vincenti”. E oggi, ad esempio, nessuno si stupisce se anche le persone più in là con gli anni, sfruttando anche il supporto da parte di figli o nipoti, scaricano queste applicazioni al fine di mantenere un “filo diretto” con i propri affetti più cari.

Il web: uno strumento per ampliare il proprio raggio di conoscenze

Internet, però, non si è dimostrato uno strumento indispensabile per riuscire a dialogare, in qualsiasi ora del giorno e della notte, con le persone di Cosenza verso le quali nutriamo affetto. Basti pensare alle infinite possibilità che offre per ampliare il proprio raggio di amicizie, conoscere nuove persone e, perché no, migliorare il proprio benessere individuale.

Il successo di portali di Escort Cosenza o di altre città presenti lungo la nostra penisola, né sono l’esempio più fulgido, siti diventanti un approdo ideale per chi cerca momenti di relax psico-fisico dopo una dura giornata di lavoro, concedendosi una serata di classe e buongusto davanti ad un buon piatto in qualche locale alla moda accompagnati da bellezze dal fascino sublime ed ammaliante.

Leggere, un piacere riscoperto grazie al web

Un grande merito della grande rete telematica, non sempre preso adeguatamente in considerazione, è aver avvicinato nuovamente il popolo italiano alla letteratura. Dopo oltre due decenni di dominio del mezzo televisivo, gli italiani hanno riscoperto quanto sia bello leggere. E, paradossalmente, hanno favorito il boom dei “cari e vecchi” libri cartacei, dopo che, al termine del primo decennio del nuovo millennio, sembravano destinati a soccombere in favore degli e-book.

La realtà, però, ha detto ben altro. Il piacere di “leggere”, tuttavia, si è manifestato in ogni sua forma. Un popolo particolarmente attento all’attualità, che ama restare informato su ciò che accade nel nostro paese e in tutto il mondo, non poteva far altro che apprezzare le infinite opportunità che la grande rete telematica è in grado di offrire, spaziando da portali legati a politica e cronaca sino a quelli sportivi, particolarmente amati da un popolo, come il nostro, dove esistono, come si suol dire, “60 milioni di commissari tecnici”.