J-ax sfata il mito del Sud: 'Tutta fuffa, a Milano è pieno di gente che non fa niente'

Il rapper raccontando l'esperienza, in prima persona, del Covid ha voluto sfatare anche qualche mito riguardante Milano e il Sud

Una storia a lieto fine. È quella di J-Ax che, pochi giorni fa, ha raccontato la sua esperienza in prima persona con il Covid. Il rapper nel suo lungo discorso ai fan, però, ha voluto sfatare anche qualche mito, precisamente quelli riguardanti il Sud.

J-Ax e il Covid

Non basterebbe un’intera giornata per ripercorrere, passo passo, la sua carriera. J-Ax è uno degli artisti che ha fatto la storia del rap in Italia, prima con gli Articolo 31 e poi in solitaria. A 40 anni suonati, Alessandro Aleotti non ha smesso di raccontare né il suo Paese, né la sua Milano, solo che per farlo questa volta non ha scelto una canzone, ma un “video-verità” postato su Instagram.

È in un’intervista a “Il Fatto Quotidiano“, che J-Ax si presenta ancor di più senza filtri, proprio come ha sempre predicato, senza aver timore di puntare il dito contro i suoi concittadini:

“Le scene sui Navigli, il non accettare le regole raccontano una città piena di bambini viziati. A Milano c’è questo modo forzato di essere gaudenti, la socialità obbligata per cui tante persone è un modo di esistere. Poi però scoppia il Covid e la gente scappa sul primo treno, perché non ama davvero questa città, la sfrutta. Quelle immagini, da milanese, non me le dimentico”.

“Posso sfatare un mito del Sud?”

Nessuna frase potrebbe suonar meglio alle orecchie di un meridionale. Sfatare i miti di un Paese che vedo ancora il Sud attraverso una sfera squarciata di cristallo non contribuisce affatto alla parità territoriale.

Ci ha pensato però J-Ax a far il paragone tra Milano e il sud:

“Posso sfatare un altro mito? Si dice sempre che al sud è pieno di gente che non fa un ca**o. Beh, a Milano è pieno di gente che non fa un ca**o, dal popolo della notte alla vecchia borghesia che ha casa a “Santa” a quelle famiglie cui c’è uno che ha lavorato e i figli che hanno ereditato tutto. E’ anche la città in cui si sc**a di meno, secondo un sondaggio, quindi manco è vero che ci si diverte così tanto. Milano è tanta fuffa, accanto a tanti elementi d’eccellenza”.

Il Covid adesso è passato ed il rapper e la sua famiglia ne sono usciti bene. Da questa disavventura, però, J-Ax ha voluto portare alla luce un dibattito importante che non riguarda solamente il virus che ha stravolto il mondo. Dopo aver raccontato i momenti brutti, il discorso ha toccato anche le note dolenti della politica. Il rapper ha attaccato lo Stato, colpevole di aver abbandonato i cittadini.