La Reggina non si ferma più. Tris amaranto al Vicenza, Menez illumina il Granillo

Stellone si conferma 'Re Mida' e fa volare in classifica la Reggina: 5 vittorie nelle ultime 6 gare. Amaranto a -4 dai play-off

E sono cinque. La Reggina ci prende gusto e si conferma la squadra più in forma del campionato di serie B. Gli amaranto fanno bottino pieno nei due impegni ravvicinati al Granillo: dopo il Pisa, cade anche il Vicenza, sconfitto per 3 a 1. Di Galabinov (su rigore) e Menez le reti nel primo tempo, Cortinovis realizza il 3 a 0 ad inizio ripresa mentre al minuto 80 Padella fissa il risultato sul 3 a 1. Stellone si conferma ‘Re Mida’ e fa volare in classifica la Reggina, cinque le vittorie ottenute nelle ultime sei giornate.

Le scelte iniziali

Privo di Lakicevic, Cionek, Stavropoulos, Rivas, Ejjaki e Lombardi, Stellone recupera Bellomo e Cortinovis e conferma il 3-5-2. Rientra Loiacono in difesa, inamovibili Amione e Di Chiara mentre sulle fasce operano Giraudo e Adjapong.

L’esausto Crisetig rifiata in mezzo al campo, è Bianchi il play con due interni di qualità e spinta ai suoi fianchi, ovvero Cortinovis e Folorunsho. In attacco conferma per Menez, al fianco del ringalluzzito francese c’è Galabinov.

Vicenza di Brocchi in totale emergenza (ben 10 gli assenti, tra questi il talento scuola Juve Ranocchia e l’attaccante Diaw), scelte praticamente obbligate per il tecnico dei biancorossi. Veneti con il 4-2-3-1, dietro all’unica punta Teodorczyk il trio composto da Dalmonte, Da Cruz e Giacomelli.

Il Vicenza spinge, la Reggina non perdona

Il Vicenza spinge in avvio con la forza della disperazione, la necessità di fare punti è vitale. A lato il diagonale di Zonta al 3′, da azione confusa Teodorczyk calcia alto al minuto 18. Per la Reggina la prima occasione è firmata Adjapong, conclusione ‘in scivolata’ che sibila il palo al 12′, tre minuti più tardi potente ma impreciso il mancino di Folorunsho.

I ritmi non particolarmente alti fanno sbadigliare i  3.500 tifosi presenti al Granillo, squadre bloccate e dalle idee confuse. Al 22′ è alto il destro di Cavion, decisiva invece la chiusura di Di Chiara su sponda di Teodorczyk al minuto 28. Fase centrale del primo tempo favorevole agli ospiti, una Reggina contratta in avvio però ruggisce nel finale di frazione.

Al 32′ ghiotta chance per Adjapong, servito da un tocco di Galabinov, l’ex Lecce spreca da ottima posizione calciando debolmente. Al 35′ la Reggina sblocca la gara: la conclusione di Folorunsho incontra il braccio di Brosco, Di Martino non può che indicare il dischetto. Dagli 11 metri si presenta Galabinov, il bulgaro spiazza Contini e ritrova la gioia del gol.

Menez vero Houdini

Dopo aver offerto giocate di qualità e ‘ciondolate’ in parti uguali nei primi 40 minuti, Menez decide di prendersi il palcoscenico. Da rimessa laterale, prima Folorunsho e poi Galabinov prolungano la traiettoria che arriva a Menez: la serie di finte del francese manda in tilt la difesa del Vicenza, la conclusione non lascia scampo a Contini. Una meraviglia che ipnotizza i tifosi, conferma la qualità superiore di Menez e meriterebbe una cornice da serie A.

La Reggina torna negli spogliatoi con un doppio vantaggio forse non del tutto meritato per quanto prodotto nei primi 45 minuti ma che certifica plasticamente quello che è il ‘magic moment’ vissuto dagli amaranto dall’arrivo di Stellone. Periodo d’oro che trova la sua ennesima rappresentazione in apertura di ripresa: papera di Contini su punizione dalla trequarti, Cortinovis con un pallonetto lento ma implacabile scavalca tutta la difesa del Vicenza.

Atteso il primo gol stagionale dallo stesso talento scuola Atalanta e da tutti i giocatori amaranto, che non a caso accerchiano in massa Cortinovis dopo il gol del 3a0. Con il risultato in cassaforte, la Reggina prevedibilmente abbassa l’attenzione per qualche minuto, ci pensa Micai però a blindare la porta. Il portiere amaranto salva al 56′ sul destro di Cavion dal limite dell’area, pochi secondi e nuovo intervento decisivo sulla zuccata di Teodorczyk, nella circostanza fondamentale anche la successiva scivolata di Di Chiara che evita che il pallone rotoli dentro la porta.

Evitato il rischio di vedere la partita riaperta, Stellone richiama prima Cortinovis (dentro Crisetig) e successivamente i due stanchi e non più giovanissimi Menez e Galabinov, inserendo Bellomo e Tumminello.  Il Vicenza non si arrende, continua a lottare e vede in parte ripagati i propri sforzi. Al minuto 80, su corner dalla sinistra, la difesa amaranto si prende qualche secondo di vacanza, con Padella che ringrazia e accorcia le distanze.

Nel finale i veneti continuano a spingere, Reggina che scopre qualche sofferenza dopo aver creduto di poter traghettare i tre punti in porto senza alcun affanno. Finisce 3 a 1, gli amaranto esultano per la quinta volta nelle ultime sei gare. Sono 38 i punti in classifica, un numero che alla vigilia del derby con il Crotone sembrava lontano anni luce e invece già oggi è realtà.

Con la salvezza oramai in tasca, la Reggina potrà divertirsi nell’ultimo tratto di stagione a vestire i panni dell’outsider in zona play-off. L’incredibile tour de force delle ultime settimane si concluderà sabato 5 marzo, sul campo del Parma. Davanti ad una formazione blasonata e (rispetto agli obiettivi iniziali) depressa, gli uomini di Stellone hanno i mezzi e la convinzione per ottenere un risultato positivo.