Sanità, M5S Calabria : ‘Occhiuto spieghi chi sono Potestio e Daffinà’

"L’ex futuro presidente, dopo aver sfidato magistratura e calabresi con la sua pantomima delle dimissioni-ricandidatura, ha il dovere di fornire spiegazioni sulla distribuzione delle risorse nella sanità private", l'affondo dei 5 Stelle

Roberto Occhiuto Presidente Regione Calabria FI

«Occhiuto spieghi alle calabresi e ai calabresi perché Daffinà da subcommissario alla depurazione, a lui vicinissimo, si interessava di sanità e se agiva per favorire cliniche private “amiche” nella autorizzazione del sistema degli accreditamenti. Ci dica come Carmine Potestio, suo ex socio, patron dell’Anmi, abbia aumentato il suo fatturato milionario proprio negli anni della gestione Occhiuto». È la fortissima denuncia del M5S Calabria che richiama Occhiuto alle sue responsabilità in materia di sanità.

Spesa sanitaria fuori regione in aumento

«È giunto il momento della verità – continuano i pentastellati calabresi. Con la gestione Occhiuto è aumentata la spesa dei calabresi per curarsi fuori regione, raggiungendo quota 304 milioni nel 2024, con più 63 milioni rispetto al 2021, 53 dei quali maturati solo nell’ultimo anno.

Le accuse dei 5 Stelle: accreditamenti e fondi pubblici

L’ex futuro presidente, dopo aver sfidato magistratura e calabresi con la sua pantomima delle dimissioni-ricandidatura, ha il dovere di fornire spiegazioni sulla distribuzione delle risorse nella sanità privata del suo cerchio magico e come vengono gestiti gli accreditamenti per la diagnostica, la riabilitazione e, soprattutto, per l’assistenza domiciliare integrata, vera gallina dalle uova d’oro.

E ce lo dica lui, perché si tratta di fondi pubblici e di informazioni non reperibili sul portale trasparenza della Regione e delle Asp, che di trasparenza hanno ben poco.

L’istanza di accesso agli atti e la richiesta di chiarimenti

«Per questi motivi abbiamo depositato istanza di accesso agli atti: le calabresi, i calabresi devono sapere come vengono spesi i loro soldi, anche perché sono sempre più spinti a spallate verso la sanità privata o costretti a doversi curare fuori regione.

Infine, invece di continuare a brandire la soluzione palliativa dei medici cubani, ci dica come mai la scuola di specializzazione per l’emergenza urgenza di Catanzaro è stata chiusa dopo solo un anno, nonostante il grande fabbisogno di medici, molti dei quali continuano scappare via dalla Calabria. Se Occhiuto ne ha il coraggio risponda a queste semplici domande per rispetto dei calabresi».