Reggio, Marino: ‘Buona politica e burocrazia facce della stessa medaglia’

L’assessore alle Politiche comunitarie traccia il bilancio di questi anni e si rivolge ai dipendenti comunali: “Fatto un lavoro enorme, grazie per la vostra dedizione”


“Sono stati anni difficili, soprattutto a causa delle gravissime carenze di organico, ma segnati sempre da abnegazione e da uno straordinario attaccamento alla città”.

Inizia con queste parole la lettera inviata dall’assessore alle Politiche comunitarie, Giuseppe Marino, a tutti i dipendenti dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria. Un messaggio carico di gratitudine e stima nei confronti di quanti, quotidianamente, operano all’interno della macchina burocratica comunale e che, a conclusione del mandato istituzionale, ha una duplice chiave di lettura: tracciare il bilancio del cammino percorso insieme e spostare lo sguardo verso le prospettive future.

“L’Amministrazione, dopo lo scioglimento per mafia e gli anni di commissariamento, – prosegue Marino – è stata spesso ricoperta di fango, attraverso superficiali e generalizzati giudizi negativi nei confronti della burocrazia comunale. Ma le colpe di pochi non possono “macchiare” il lavoro straordinario e, spesso, silenzioso, delle tante persone per bene. Penso ai tanti Dirigenti preparati e onesti e ai dipendenti sinceri e leali che ho avuto il privilegio di conoscere in questi anni e dai quali ho imparato cosa significa governare ed amministrare una città”.

Per l’assessore Marino la sfida più grande è stata certamente il Pon Metro:

“Il programma operativo che ci ha visti, per la prima volta, rivestire il ruolo di organismo intermedio nell’ambito della programmazione comunitaria. Molti, in Italia ed a Bruxelles, scommettevano sulla nostra sconfitta, cioè sulla incapacità di spendere le risorse. Li abbiamo smentiti. Siamo una delle città che ha speso di più grazie ad un lavoro di squadra che ha coinvolto quasi tutti i settori del Comune”.

Leggi anche

Punto, quest’ultimo, cruciale evidenzia Marino, perché:

“L’Amministrazione deve crescere nella capacità di lavorare in team, attraverso una sinergia tra i settori, con senso di corresponsabilità, mettendo da parte la pratica squallida e poco dignitosa dello ‘scaricabarile’”.

Il superamento del piano di riequilibrio è un altro snodo fondamentale, evidenzia ancora Marino, “perché ci consente di rafforzare la capacità amministrativa, attraverso l’inserimento di nuove risorse umane da selezionare con concorso e con la definizione di una struttura organizzativa moderna ed indirizzata agli obiettivi strategici. Un percorso da costruire insieme, attraverso una fase di condivisione, ascolto e partecipazione, per consentire ai dipendenti di poter lavorare con serenità, valorizzando competenze e merito. In questi anni, ho compreso che non può esistere buona politica senza buona amministrazione. Politica e Burocrazia sono le due facce della stessa medaglia: il governo del territorio”.

Un bilancio in attivo, dunque quello tracciato da Marino:

“Sono stati commessi errori e diversi problemi restano ancora irrisolti. Ma è stato fatto tanto e bene per la nostra città. Porterò sempre tra i miei ricordi più belli, l’apertura degli asili nido, l’inaugurazione dei bus e il rilancio di Atam, il bike sharing, l’avvio e la conclusione di importanti cantieri come piazza Duomo, il lungomare di Gallico, il Waterfront, il parco lineare Sud, la palestra di Pellaro, la nuova illuminazione pubblica, l’affidamento dei minori stranieri non accompagnati, l’affetto dei disabili, le esperienze nella gestione degli sbarchi.

Un lavoro enorme, reso possibile grazie alla dedizione di dipendenti capaci e preparati, con i quali ho avuto il piacere di condividere un percorso autentico. Su queste basi, ora, è necessario riprendere il cammino, forti dell’esperienza maturata, delle nuove opportunità legate alla linfa finanziaria ottenuta di recente dal governo nazionale e dell’impegno di tutti per il bene comune”.