Natale a Reggio, un 'film' carissimo: 500 euro per rientrare da Roma o Milano

Il confronto con le altre città è impietoso. Per volare in Italia da Roma o Milano, Reggio Calabria è la tratta più cara

Ci risiamo. Come ogni anno, le festività natalizie vedono rientrare a Reggio Calabria la moltitudine di fuorisede che per motivi di studio o lavoro si trovano fuori dai confini regionali. Come ogni anno, puntuale, arriva il mancamento nel momento in cui si controllano i voli per rientrare in riva allo Stretto. Se si considera venerdi 23 dicembre, il giorno da segnare in rosso sul calendario perchè l’ultimo lavorativo prima delle festività, anche per il 2022 i prezzi sono proibitivi.

Che sia Roma o Milano, il costo non cambia: per tornare a Reggio Calabria in aereo servono 510 euro, una cifra proibitiva praticamente per chiunque. Decisamente migliore la situazione se si sceglie, per non pesare troppo sul portafoglio, di atterrare a Lamezia: 188 euro il costo del biglietto per il volo da Milano, con Wizz Air. Non esiste invece, da qualche tempo, la tratta aerea Roma-Lamezia.

L’alternativa del treno, più leggera per il portafoglio ma con un viaggio decisamente più lungo, esiste soltanto in teoria. Non è possibile infatti acquistare biglietti da Milano o Roma verso Reggio Calabria il 23 dicembre, un ‘tutto esaurito’ che costringerebbe a valutare l’opzione autobus. Il condizionale però è d’obbligo, la scritta che campeggia sul sito di Flixbus per le stesse tratte sconforta i reggini fuorisede ed è una coltellata alle speranze di poter rientrare in riva allo Stretto senza svenarsi: “Questa corsa è al completo”.

Il confronto con le altre città è impietoso. Da Roma, volare verso Milano costa (nel confronto tra le varie compagnie aeree) 57 euro, 83 euro verso Bologna o Torino, 153 euro verso Cagliari. Salgono, seppur senza avvicinarsi alle 510 euro necessarie per arrivare a Reggio, i prezzi per arrivare al sud: 250 euro per Palermo, 284 euro per Brindisi, 378 euro per Bari.

E da Milano? La situazione è simile. Per arrivare a Napoli servono 129 euro, con 134 euro si può acquistare un volo per Pescara. La Sicilia si mantiene in alcuni casi sotto le 200 euro (169 euro per Milano-Palermo, 197 euro per Milano-Catania), 265 euro invece il costo per arrivare a Trapani. A Reggio si avvicina, per modo di dire, soltanto Crotone con i suoi 331 euro, ma anche in questo caso la cifra decisamente più alta per volare in Italia vede (tristemente) primeggiare la città dello Stretto.

Quali le possibilità concrete e reali per i reggini fuorisede di rientrare nella loro città, riabbracciare i cari e passare le festività natalizie in riva allo Stretto senza doversi dissanguare? Poche e semplici. Acquistare i biglietti con enorme anticipo, magari mentre si è sotto l’ombrellone a Ferragosto ed è complicato immaginare cosa fare a Natale,  scendere in Calabria con la macchina o con il car-sharing. Arrendersi alla triste realtà e spendere un capitale (per chi ne ha la possibilità). Infine, l’alternativa a costo 0: dover rinunciare a trascorrere il Natale in Calabria, rimanendo nella città d’adozione.

Ogni anno lo stesso film, come capita con i cinepanettoni, in questo caso però per nulla divertente. Servirebbe un concreto e reale impegno della classe politica, con una incisiva azione sulle compagnie aeree, per mettere la parola fine a quello che è uno scandalo che danneggia enormemente le tasche delle famiglie calabresi. Già costrette, per diversi e conosciuti motivi, a notevoli sacrifici economici. Riabbracciarsi a Natale non può essere considerato un lusso per pochi.