Reggio, la medicina di prossimità territoriale e di ‘iniziativa’ in quinta Commissione consiliare
Analisi e proposte a supporto della salute di cittadini nell’audizione dell’oncologa Paola Serranò
21 Ottobre 2025 - 14:19 | Comunicato Stampa

Nell’ultima seduta della quinta commissione consiliare (Politiche sociali, sanità, politiche abitative), presieduta da Gianni Latella, è intervenuta Paola Serranò, oncologa reggina e fondatrice dell’Hospice “Via delle Stelle”, che ha portato alla discussione il tema della sanità territoriale e della medicina di prossimità, proponendo soluzioni concrete per migliorare il sistema sanitario locale.
Superare l’impostazione ospedalocentrica
La dottoressa Serranò ha sottolineato la necessità di superare l’impostazione ospedalocentrica del sistema sanitario regionale, che si concentra principalmente sulla cura delle emergenze e non sulla prevenzione delle patologie croniche. Un dato preoccupante riguarda il fatto che quasi la metà dei malati oncologici in Calabria riceve la diagnosi solo in fase metastatica, evidenziando la lentezza del sistema sanitario nell’affrontare le malattie in fase precoce.
Trasformare la medicina territoriale
Serranò ha proposto di trasformare la medicina territoriale in una medicina di iniziativa, in grado di anticipare le diagnosi attraverso azioni di prevenzione e monitoraggio costante. Ha esortato i consiglieri a promuovere percorsi di screening sistematici, partendo dai cittadini con familiarità oncologica e ampliandoli progressivamente. Ha suggerito di sfruttare al meglio le strutture già disponibili, come le “case di comunità” di via Willermin e via Placido Gerace, affinché diventino luoghi di prevenzione e non solo poliambulatori, coinvolgendo anche i medici di guardia e i professionisti della continuità assistenziale.
Le AFT e il ruolo dei giovani medici
Un altro punto importante riguarda le AFT (Associazioni Funzionali Territoriali), che potrebbero essere valorizzate per la creazione di equipe territoriali integrate, con il coinvolgimento di giovani medici e risorse già presenti nel sistema sanitario. Serranò ha anche richiesto un maggiore ruolo dei servizi comunali del welfare nell’organizzazione di queste attività.
Potenziamento dell’assistenza domiciliare
Serranò ha evidenziato anche la necessità di potenziare l’assistenza domiciliare integrata, un servizio che, secondo la sua osservazione, oggi è affidato in gran parte a cooperative, che non sempre sono in grado di garantire un’adeguata integrazione multidisciplinare.
La questione dei medici e la mancata reintegrazione
Un altro passaggio importante è stato l’appunto sulla mancata reintegrazione dei 75 medici che, durante la pandemia, avevano mostrato la disponibilità a lavorare sul territorio, ma che non sono stati riassunti, una “occasione persa”, come l’ha definita la dottoressa.
Proposte concrete per la Regione
Ha concluso il suo intervento invitando la Commissione a promuovere un confronto con la direzione dell’Azienda sanitaria provinciale per verificare lo stato degli screening oncologici e delle attività di prevenzione e a farsi carico, come rappresentanti della città, di proposte concrete per migliorare i servizi di prossimità e la presa in carico delle persone fragili.
L’intervento dei consiglieri
Il consigliere Giuseppe Giordano ha espresso piena condivisione delle proposte di Serranò, definendo la medicina di prossimità come un tema cruciale per la salute dei cittadini. Ha sottolineato l’insufficienza del modello ospedalocentrico e ha sollecitato una verifica puntuale sull’attuazione delle case di comunità e degli ospedali di comunità, nonostante siano previsti dal PNRR. Ha anche chiesto un nuovo incontro con la direzione sanitaria per fare il punto sugli screening oncologici.
Il consigliere Pino Cuzzocrea ha sollevato la questione delle guardie mediche, molte delle quali sono state chiuse, mettendo in evidenza la loro importanza nella sanità territoriale.
Il presidente Gianni Latella
A conclusione della seduta, il presidente Gianni Latella, ringraziando Paola Serranò per il suo prezioso contributo, ha rinnovato l’invito al confronto istituzionale per individuare percorsi condivisi per concretizzare politiche territoriali al servizio della salute dei cittadini, con un focus particolare sulla prevenzione.