Paola Turci per la Fondazione ‘Clara Travia Cassone’.


di Domenico Suraci – Grande serata al teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria e ricca di emozioni quella di ieri per l’appuntamento annuale che la Fondazione “Clara Travia Cassone” organizza nel mese della scomparsa di Clara.La Fondazione è stata costituita di recente, nel Novembre 2009, ma le sue origini sono lontane. Nascono nel 1974, anno in cui inizia il rapporto tra Clara e Giovanni, il presidente della Fondazione, rapporto che continua sempre con grande intensità sino al 24 Aprile 2009, giorno in cui si conclude l’esperienza terrena di Clara.Nasce quindi da un sentimento d’amore molto forte e da altrettanti intensi stati d’animo provati da Giovanni: l’angoscia che lo ha pervaso al momento della diagnosi della malattia di Clara e la serenità ritrovata al momento della sua estrema unzione.Tale percorso è sintetizzato in una breve lettera scritta da Giovanni e recentemente pubblicata sul bollettino dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria.Sono tante le iniziative intraprese, nello scorso anno è stato costruito un asilo nella località di Chauloka; è stato inaugurato nel mese di settembre e adesso, al pari di quello di Magomero, è frequentato da tanti bambini.E’ questo uno degli obiettivi che si prepone la Fondazione: dare la possibilità ai giovanissimi del territorio di frequentare gli asili ove sono accolti dagli insegnanti e ove vengono garantiti i pasti giornalieri.Nel corso di quel viaggio hanno anche fornito i cinque punti nascita della diocesi di aspiratori semiautomatici e hanno insegnato l’utilizzo al personale sanitario locale. I ripetuti viaggi effettuati in Africa hanno certamente contribuito ad accrescere la sensibilità nei confronti delle esigenze delle persone e, soprattutto, ci han fatto capire che è di fondamentale importanza che siano i nostri giovani ad aprirsi verso il mondo. Chi è andato in Malawi, chi ha visto le condizioni di vita e ha avuto contatto con la popolazione locale ha certamente acquisito la consapevolezza che il mondo va a diverse velocità e sicuramente ha colto importanti spunti di riflessione per rivalutare il proprio modo di vivere.E’ altrettanto importante che tali esperienze vengano trasferite nella nostra realtà in modo di diffondere tra le nostre giovani leve il messaggio della solidarietà e l’apertura verso le realtà meno agiate. Nel corso dell’ultimo anno sono stati invitati i membri della Fondazione in numerose scuole reggine per parlare ai giovani dell’esperienza, per far veder loro immagini e filmati e, soprattutto, per portare la testimonianza dei ragazzi della Fondazione che sono stati in Malawi; il loro entusiasmo e la semplicità espositiva certamente hanno fatto breccia nelle menti e nei cuori degli studenti.La possibilità di trasmettere messaggi positivi in relazione ai principi del volontariato, della solidarietà, dell’interesse ai problemi dei meno fortunati e ai valori della famiglia, comincia a dare i primi frutti e più ragazzi ci hanno chiesto di poter fare una esperienza di volontariato in Malawi.L’aprirsi a un modo lontano e diverso e, quindi, il contatto con i problemi reali della vita non possono che arricchire il bagaglio culturale e umano dei giovani che, se sensibili e riflessivi, torneranno da questi viaggi certamente migliorati e acquisteranno la consapevolezza di stare in una realtà che, anche se al momento decadente, consente loro di vivere dignitosamente e non di sopravvivere con immani difficoltà.Grande protagonista della serata oltre alla solidarietà anche la straordinaria perfomance della cantautrice italiana Paola Turci che ha entusiasmato la platea a suon di pezzi recenti e del passato, infatti sono stati protagonisti i ritmi del nuovo album, il remake del brano “Dio come ti amo” di Domenico Modugno e l’ottima interpretazione di alcuni brani degli esordi.”Mi commuove incontrare persone“ – dichiara la cantante – “che hanno avuto esperienze difficili ma dalle quali sono riuscite a trovarne una grande ricchezza e Mirella Travia sta facendo qualcosa di veramente importante”.Dello stesso avviso è Giovanni Cassone nell’auspicare che la Fondazione dopo aver fatto molto bene all’estero possa presto continuare a muoversi sul territorio reggino con nuove ed importanti esperienze. “Si sta lavorando proprio per questo” – dichiara il medico -.Infine tantissimi applausi per una poesia dedicata all’Africa, recitata da una ragazza che ha saputo regalare forti emozioni al pubblico.La sinergia tra musica e solidarietà ha funzionato, grazie infatti alla beneficenza la Fondazione potrà continuare la Mission di fare del bene ai bambini africani che ne hanno bisogno.