'Parrucchieri, estetisti e barber abbandonati dallo Stato': l'appello di un reggino

"Lo stato deve garantire un futuro a questa categoria, prima che scompaia". L'appello di un reggino 

É dall’ 11 marzo che acconciatori ed estetisti hanno chiuso i loro calorosi saloni, quindi più di 350.000 operatori del settore, sono finiti a casa tra dipendenti e titolari, sono totalmente inermi e impotenti alle volontà di un governo disorientato e vigliacco.

I titolari di queste beauty Salon, quasi nella totalità dei casi, sono artigiani veri e proprio.

Uomini e donne che lavorano senza sosta e che pur di non far fronte agli impegni economici assunti non si concendono nemmeno le ferie.

In questo periodo triste, di emergenza dovuta al covid-19, dove appunto come dicevo sopra si trovano chiusi, ma nonostante ciò sono sempre alle prese con affitto, luce e molte altre tasse ancora da pagare grazie a chi ci governa e purtroppo ahimè non riescono a garantire nemmeno un salario minimo ai suoi dipendenti (molti ancora devono percepire la cassa integrazione di marzo).

Un altro scenario, che si potrebbe avverare una volta riaperte le attività, é il probabile licenziamento di qualche collaboratore o addirittura per i più sfortunati su i quali pendono gravi difficoltà debitorie e quindi economiche ci potrebbe essere la chiusura definitiva delle attività.

Un aiuto da parte dello stato con gli organi competenti, potrebbe provenire dal controllo delle famose persone che circolano con borsoni in maniere del tutto fuorilegge, ovvero parrucchieri ed estetiste che senza versare le tasse (in nero) e con norme sanitarie totalmente precarie si infiltrano dentro le abitazioni per garantire dei servizi che assolutamente non devono e non possono fare ,soprattuto in questo periodo di emergenza Covid, questo purtroppo è un tasto dolente.

Quindi bisogna dire con forza,allo stato di garantire un futuro a questa categoria, prima che scompaia.

Questa è una cosa che sento mia perché sono un agente di commercio che opera in questo settore da anni ,e per me queste persone sono “AMICI” non clienti per questo ho sentito l’obbligo di lanciare un appello a tutti i rappresentanti del settore,i parrucchieri ed estetisti che hanno un salone o un centro benessere nella zona di Reggio Calabria e Provincia.

Facciamo squadra, lanciamo un comitato, qualcosa per far sentire alle autorità i nostri problemi, tutti insieme possiamo farlo. Voi siete la spina dorsale di questo Paese.

Fonte: Gianni Sarica