Pinocchio: il “burattino” di Carlo Collodi divenuto leggenda


di Eva Curatola“Dire le bugie, il più brutto vizio che possa avere un ragazzo.”

Una frase che racchiude la morale di un’intera opera che, pur essendo stata pubblicata per la prima volta più di un secolo fa, non smette di essere narrata dai genitori ai figli, di generazione in generazione.

Si, perchè a chi non è mai stata raccontata la favola di Pinocchio? Il burattino di legno a cui, alla minima bugia, cresceva il naso. Potremmo dunque dire che si tratta di un burattino divenuto leggenda (o spauracchio) per i bambini a cui i genitori cercano di insegnare il valore della verità, l’importanza del non mentire, perchè quasi sempre vi sono delle conseguenze spiacevoli.

Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi rappresentano ancora oggi, dopo tanto tempo, un classico della letteratura italiana (e non) per ragazzi: le tragicomiche peripezie del burattino discolo e irrispettoso, continuamente in bilico fra la voglia di divertirsi pensando solo a se stesso e il desiderio di diventare “un ragazzino perbene”.

Un po’ pezzo di legno, un po’ bambino vero, Pinocchio si caccia continuamente nei guai, non sopporta la disciplina, è ingrato verso chi gli vuoi bene. Poi si pente e vorrebbe cambiare, ma incappa in una bugia e subito il naso gli cresce a dismisura. Così passa da una disavventura all’altra e ogni episodio si trasforma in una insostituibile lezione di vita.

A far da protagonista non è solo la rinomata figura del burattino/bambino, ma anche quella di Geppetto, amorevole “creatore” e padre. Se non fosse per la volontà e il desiderio del falegname, non vi sarebbe infatti alcun bambino indaffarato a combinare guai.

Cosi come Geppetto è emblema dell’amore familiare, quello che ci da la vita e ci accompagna per il resto della nostra vita, vi sono anche altri personaggi, luoghi e situazioni che rappresentano tutto ciò che mette a dura prova le nostre scelte. Il Grillo parlante, una sorta di coscienza alla quale Pinocchio (cosi come tutti noi) non da sempre ascolto; la Fata Turchina, simbolo della magia, ma anche promemoria del fatto che le buoni azioni vengono premiate. E come dimenticare infine, il paese dei balocchi, simbolo della tentazione, che spesso ci induce a prendere la strada sbagliata.

L’opera del celebre autore italiano è divenuta cosi famosa, da essere ormai conosciuta in tutto il mondo. Questa notorietà non è dovuta solo alla sua versione cartacea e all’appassionante storia narrata nel corso delle pagine, ma anche alle molteplici trasposizioni cinematografiche che hanno certamente contribuito ad incrementare il successo del burattino più conosciuto di tutto i tempi.

Pinocchio è insieme magia e realtà allo stato puro. Una favola da raccontare ai bimbi, ma anche da rileggere da grandi per prendere più consapevolezza di una storia di fantasia che può però essere maestra di vita.

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