Ponte sullo Stretto ed espropri, per Caminiti case intoccabili fino al 2027

"Le case dei nostri concittadini non saranno oggetto di esproprio prima dell’approvazione del progetto esecutivo del ponte"

Ponte Stretto Messina 2

“Al dottore Ciucci sono state innanzitutto chieste rassicurazioni sui tempi degli espropri che coinvolgeranno i villesi: le case dei nostri concittadini non saranno oggetto di esproprio prima dell’approvazione del progetto esecutivo del ponte che, secondo i tempi previsti, avverrà nel primo trimestre 2027“.

A darne notizia, in una nota stampa, il sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, con la giunta e il gruppo consiliare “Città in Movimento”.

“Questa riteniamo sia la vera notizia che interessa alla città e ai suoi abitanti. Peraltro ci è stato ufficialmente comunicato che il cantiere ponte non interesserà inizialmente né il lungomare per la realizzazione dei piloni, né il blocco di ancoraggio in località Forte Beleno. Come sempre da noi chiesto, quindi, prima dell’approvazione del progetto esecutivo (che vuol dire realizzazione di tutti quegli studi e quegli approfondimenti tecnico-scientifici richiesti) nessuna casa verrà toccata e la città non diventerà un cantiere a cielo aperto”.

Leggi anche

Lavori sul lungomare e impegni di Stretto di Messina

Si è anche acquisita la disponibilità della Stretto di Messina a riprendere da subito i lavori del lungomare per completare, ma solo in parte, la riqualificazione dello stesso: rimarrà fuori dal completamento quell’area di circa 400 m lineari che sarà interessata dal cantiere dei piloni.

Oggi (giovedì 18 settembre) vi è stato un primo sopralluogo finalizzato esclusivamente a prendere atto dello stato dei luoghi prima che i tecnici della Stretto di Messina prendano contatti con l’ufficio tecnico comunale per la ripresa dei lavori.

Abbiamo sempre detto che il progetto del lungomare non entusiasmava questa amministrazione dal momento che non prevedeva il rifacimento dei marciapiedi lato monte, l’asfalto della sede stradale e la pubblica illuminazione: a quest’ultima provvederemo noi con un finanziamento regionale, ma a tutto il resto dovrà provvedere la Stretto di Messina, dal momento che il dottore Ciucci si è reso disponibile ritenendo “di essere in debito con la città per la riqualificazione del lungomare”.

Leggi anche

Le opere preliminari e le richieste della città

Aspettiamo il deliberato CIPESS prima di esprimere il nostro giudizio nel merito delle opere richieste ed inserite nel progetto ponte: chiederemo che sia anticipato ciò che serve alla città, in funzione sì del cantiere ponte ma a prescindere dallo stesso. Ovviamente priorità massima a:

  • rete idrica e fognaria,
  • sistemazione del depuratore di Pezzo,
  • realizzazione di un secondo depuratore nell’area sottoposta a servitù Terna.

E come in ogni incontro precedente, al quale il sindaco non si è mai sottratta, anche ieri in occasione della visita del dottore Pietro Ciucci si sono messi a fuoco i temi principali che riguardano le opere preliminari alla cantierizzazione.

Sin dalla primavera del 2024, infatti, questa maggioranza consiliare lavora strenuamente (anche in commissione territorio e in consiglio comunale) alle richieste della città di Villa San Giovanni, che mai si rassegnerà a diventare una città sotto il ponte e che ritiene precipua la tutela degli espropriandi e del territorio.

Non sfuggirà a nessuno, infatti, che con la delibera consiliare numero 24 del 3 luglio 2024 il consiglio comunale all’unanimità (presenti e favorevoli anche i consiglieri di minoranza) ha deliberato il piano strategico per la città di Villa San Giovanni con richieste di opere compensative pari a 1 miliardo e mezzo di euro.

Non solo, ma questa maggioranza consiliare ha anche approvato e trasmesso alla conferenza istruttoria del Ministero delle Infrastrutture (questa volta assenti i consiglieri di minoranza) le opere considerate preliminari con prescrizione all’apertura del cantiere: 135 milioni di euro per rete idrica, rete fognaria, pubblica illuminazione, viabilità alternativa e monitoraggio ambientale.

Questa è storia negli atti e nei deliberati: di questo si è sempre e solo parlato negli incontri con la Stretto di Messina.

Una visione di sviluppo sostenibile

Gli impegni si assumono con atti deliberativi e gli atti sono fondamentali in questo momento storico che, qualunque sia l’esito finale del progetto ponte, disegnerà una Villa San Giovanni diversa e nuova, che non rinuncia alla sua visione di sviluppo sostenibile, green, turistico e di mobilità dinamica dello Stretto.

Sono queste le notizie da dare alla nostra comunità: a chi ci accusa di aver solo oggi acceso i riflettori sugli “interessi” della città rispetto alla partita ponte, non possiamo che ricordare le assenze volute durante i lavori consiliari e, evidentemente, la poca attenzione nel discutere quei deliberati poi votati dalla stessa minoranza.

Se i consiglieri di Forza Italia avessero posto la dovuta attenzione alla delibera da loro approvata il 3 luglio 2024, avrebbero evitato di sfiorare il ridicolo attribuendo all’oggi decisioni che sono chiaramente state assunte nell’interesse della città e nei tempi richiesti dalle conferenze istruttorie oltre un anno fa.

Non è tempo di polemiche ma di serietà e responsabilità a tutela degli espropriandi e per garantire a questa città un futuro vivibile e libero.