Il Comitato Ponte Subito: “Matteo Messina Denaro è fortemente contrario. Farlo adesso"

La mafia si nutre di sottosviluppo, arretratezza e povertà. Fare il ponte significa dargli il colpo di grazia"

Ristobottega

Il Comitato Ponte Subito, da 15 anni in prima linea per sostenere la realizzazione del Ponte sullo Stretto, esprime tramite una nota stampa il più vivo apprezzamento per l’editoriale del noto giornalista Roberto Arditti che ieri su Formiche ha spiegato perché dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro la vera vittoria dello Stato sulle mafie arriverà con la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

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“Noi lo diciamo da sempre – scrivono i rappresentanti del Comitato – realizzando il Ponte si affermano i più sani e genuini principi di onestà e legalità, si ribadisce la solida presenza dello Stato e soprattutto si emancipa il Sud da quelle condizioni che favoriscono le mafie. Matteo Messina Denaro è uno dei più convinti ‘No Ponte’ in assoluto, insieme agli altri vertici mafiosi.

La mafia si nutre di sottosviluppo, arretratezza e povertà: conta sul disagio per arruolare giovani a basso costo, vive brulicando nel degrado sociale, nell’emarginazione, nella disoccupazione. Ecco perché la criminalità è sempre stata contraria alla costruzione del Ponte: consentirebbe crescita, sviluppo, benessere a tutto il territorio meridionale.

Il Sud diventerebbe ricco e libero, emancipato. Sarebbe un duro colpo per le mafie, che non se lo potrebbero permettere. Fare il Ponte significa anche combattere la mafia, fargli crollare il terreno sotto i piedi, dando ai giovani del Sud miriadi di strade virtuose alternative, migliori non solo dal punto di vista giuridico, etico e morale, ma anche economico e sociale. Ecco perché Arditti nel suo editoriale segna la retta via. Il Ponte non è soltanto collegamenti veloci e stabili, ma anche benessere e libertà”.