Ponte sullo Stretto, Salvini: 'Lo faremo. Entro due anni la prima pietra'

Il Vicepremier sembra esser certo della riuscita dell'opera: "Chi dice "no" al Ponte, dice "no" al futuro, alla sostenibilità ambientale, all'innovazione"

“Il Ponte sullo Stretto non è il ponte di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. È un diritto per la Sicilia, un diritto alla mobilità, allo studio, al lavoro, alla salute, alla sicurezza. Il collegamento stabile tra la Sicilia e Berlino è un corridoio fondamentale”.

Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini intervenendo in collegamento al convegno “Noi, il Mediterraneo – Siciali, snodo meditteraneo geopolitica, economia e logistica: sfide e opportunità” che si è tenuto a Palermo.

Salvini torna a parlare del Ponte sullo Stretto

“Non è un caso – ha aggiunto poi il Vicepremier – se la Comunità europea ha detto a chiare lettere “andate avanti. Se ci sarà un progetto valido, noi ci saremo”. Alla faccia di tanti gufi che credevano che l’Europea si sarebbe voltata dall’altra parte”.

Ben consapevole dell’ardua impresa, Salvini ha proseguito:

“Se ne parla dal 1969, ma io venerdì sono andato negli uffici che ospiteranno decine e decine di ragazze e ragazzi che lavoreranno proprio a questo progetto. Con la manovra economica riportiamo in vita la società Stretto di Messina e, nelle prime settimane del 2023 lavoreremo sul piano economico finanziario. Venerdì mattina ci sarà la sesta riunione operativa con tecnici, ingegneri, avvocati, geologi”.

Il ministro leghista non ha dubbi sulla maxi infrastruttura che muterebbe, per sempre, la mobilità nella piccola striscia di mare che divide Sicilia e Calabria:

“Lo faremo. Inoltre, alla Sicilia costa di più non averlo che averlo. In un periodo in cui tutti parlano di sostenibilità, secondo studi promossi da ingegnere calabresi, il collegamento stabile farebbe risparmiare 140mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica su base annua, oltre al risparmio in termini di tempo e salute per chi viaggia”.

Salvini ha poi concluso:

“Il mio obiettivo non è quello di posare la prima pietra in quattro anni, bensì entro due. E siccome abbiamo il disco verde da Regione Sicilia, Calabria, Governo, UE, Comuni, se c’è qualche signor “no” avrà poco spazio. Io ascolto tutti ma poi decido. Chi dice no al Ponte dice no al futuro, alla sostenibilità ambientale, all’innovazione”.

Fonte: Agenzia Vista