Ponte sullo Stretto, punti panoramici e passaggio pedonale-ciclabile: un si e un ‘ni’

Quando realizzato non sarà solo un'infrastruttura, ma anche un'attrazione turistica. La situazione sui due progetti

Ponte Stretto Messina 2

L’idea di un attraversamento stabile dello Stretto di Messina è stata per decenni un sogno lontano, un’utopia spesso discussa ma mai realmente concretizzata. Tuttavia, oggi, quella visione sembra finalmente più vicina alla realtà. Un progetto imponente che non solo rappresenta un’opera ingegneristica straordinaria, ma che continua a suscitare dibattiti accesi. Nonostante le divisioni e i dissensi, c’è un dato inconfutabile: il ponte sullo Stretto, se realizzato, si trasformerà in un’attrazione turistica di portata internazionale. In questo contesto, abbiamo intervistato l’amministratore delegato della Società Stretto di Messina S.p.A., il quale ha svelato alcuni dettagli inediti sul progetto, andando oltre le tematiche più dibattute.

Ciucci a CityNow: “Si ai punti panoramici, corsia pedonale e/o ciclabile? Ni”

“Nell’attuale progettazione, il passaggio pedonale e la corsia ciclabile non sono previsti – ha dichiarato Ciucci. La tentazione di introdurre queste soluzioni c’è, specialmente per quanto riguarda l’utilizzo delle torri come punto panoramico turistico. Pensiamo a qualcosa di simile a quanto avviene a New York, con i suoi grattacieli che offrono una vista mozzafiato della città. Siamo determinati a implementare questo aspetto, valutando l’altezza ideale per il punto di osservazione. Probabilmente si aggirerà attorno ai 200 metri, piuttosto che ai 300, per questioni di sicurezza. Durante la fase esecutiva troveremo la soluzione migliore”.

Per quanto riguarda il passaggio ciclistico e pedonale, Ciucci ha sottolineato la necessità di una riflessione più approfondita:

“Il problema principale risiede nella sicurezza, considerando che il ponte si estende per oltre 3 chilometri. Attualmente, le corsie laterali sono destinate alla manutenzione, e non sono adatte a un uso ‘normale’. Inoltre, la pavimentazione reticolare non garantisce la sicurezza necessaria per un percorso pedonale o ciclabile. I venti forti, per esempio, rappresentano una variabile critica: mentre in auto o in treno il comfort è garantito, percorrere il ponte in bicicletta o a piedi sarebbe molto diverso”.

Nonostante la dovuta cautela, l’amministratore delegato non esclude completamente l’opzione di un passaggio pedonale e ciclabile, ma si dice più prudente in merito.

“Abbiamo già stimolato i progettisti a riflettere su questa possibilità”, ha aggiunto.

Alle ore 20:00 l’intervista integrale al dott. Pietro Ciucci sarà pubblicata sui nostri canali social.