Reggio Primo Maggio, Puntillo: 'Niente da festeggiare: città fondata sul precariato'

"L’economia fragile che l’amministrazione a guida Pd ha sostenuto dal 2014, lascia ancora quest’anno una fotografia impietosa" le riflessioni di Puntillo

Di seguito il comunicato stampa con le riflessioni di Giuseppe Joe Puntillo, Presidente AziendeItalia ANSAPI, sulla ricorrenza del Primo maggio, la Festa dei Lavoratori, a Reggio Calabria.

Dichiara Puntillo nella nota:

“Il 1° Maggio si celebra, come in molti Paesi del mondo, la Festa dei lavoratori ma in realtà l’Italia e, soprattutto nel profondo Sud di Reggio Calabria, non si ha nulla da festeggiare! L’economia fragile che l’amministrazione comunale a guida Pd ha sostenuto dal 2014, lascia ancora quest’anno una fotografia impietosa: “Reggio Città Metropolitana, non riesce a cambiare passo … altro che svolta!”

Spiega Puntillo:

Le cause sono sotto gli occhi di tutti: deficit strutturali, spopolamento giovanile e turismo sottoutilizzato, mancanza di una professionale programmazione strutturale, dal loro insediamento ai giorni d’oggi, i nodi da sciogliere risultano essere sempre gli stessi ed anzi negli ultimi anni se ne sono aggiunti di nuovi. La mancanza di opportunità economiche e strutturali, rimangono i principali motori della precarizzazione e quindi della dovuta emigrazione dei nostri figli di questa terra. Nonostante gli sforzi dei vari governi amici di codesta amministrazione che si sono succeduti, per stimolare la crescita economica nella città, la disoccupazione giovanile persiste a livelli elevati. I nostri ragazzi si sentono sempre più, costretti a cercare lavoro altrove, dove le prospettive occupazionali possono essere più promettenti. La mancanza di investimenti pubblici e di sviluppo infrastrutturale continua a limitare la capacità della città reggina, di attrarre nuove imprese e promuovere la crescita economica. La creazione di posti di lavoro e di un ambiente imprenditoriale dinamico è ostacolata da questa carenza di risorse e infrastrutture, è ostacolata da una amministrazione ottusa e poco incline allo sviluppo imprenditoriale”.

Prosegue la nota del presidente di AziendeItalia:

“Per molti giovani e, quindi per molte famiglie, l’emigrazione rappresenta l’unica possibilità per sperimentare nuove culture, acquisire competenze linguistiche, crearsi reti internazionali, per costruirsi un futuro al pari degli altri giovani europei tentare di avere nuove opportunità al di fuori di Reggio, nella speranza di aprire le porte a nuove prospettive di vita e di carriera. L’emigrazione giovanile, dovuta da una scarsa attenzione alle politiche del lavoro, continua ad avere un impatto significativo sull’economia e sulla società della città. La perdita di giovani talenti indebolisce la forza lavoro locale e priva il territorio di risorse vitali. Inoltre, la diminuzione della popolazione giovanile può portare a un invecchiamento della popolazione, con possibili conseguenze sulla forza lavoro e sui sistemi di welfare”.

Conclude la nota di Giuseppe Joe Puntillo, Presidente AziendeItalia ANSAPI:

“L’occupazione, il precariato, l’emigrazione giovanile, rimangono un problema complesso, ma comprendere le sue ragioni è essenziale per affrontarlo con determinazione. Affrontare la mancanza di opportunità economiche, migliorare l’istruzione e la formazione, investire in infrastrutture e promuovere un ambiente imprenditoriale dinamico sono passi fondamentali per invertire questa tendenza. Solo attraverso un impegno a lungo termine e una visione complessiva per il futuro di Reggio Città Metropolitana, si potrà sperare di offrire ai nostri figli la possibilità di costruire una vita appagante nelle loro terre d’origine”.