Reggio, la musica per celebrare la mamma: il programma del concerto al Cilea

Tutto pronto per il concerto multigenere con ingresso gratuito organizzato dal conservatorio reggino

Teatro Cilea Concerto Capodanno (5)

Tutto pronto per il concerto multigenere che si terrà a Reggio Calabria per la Festa della Mamma al teatro Cilea domenica 11 maggio alle ore 20:30 con ingresso libero. I biglietti potranno essere ritirati gratuitamente al botteghino del teatro dalle ore 18:00 alle 20:00 dello stesso giorno. Il Conservatorio Francesco Cilea lo ha allestito in collaborazione con Publidema eventi musicali, proponendo generi diversi, senza confonderli, valorizzando la ricchezza della diversità, così come la mamma è simbolo di accoglienza e rispetto delle differenze, promuovendo valori di tolleranza e apertura.

La musica per celebrare la mamma

La scelta di includere nel programma dello stesso concerto brani classici, pop e rock nasce anche da una serie di motivazioni culturali, sociali ed emotive che riflettono un approccio inclusivo volto a valorizzare la musica in tutte le sue forme, rispettando le specificità di ciascun genere, che ha caratteristiche uniche e produce effetti diversi sull’ascoltatore.

Un concerto multigenere che omaggia il ruolo della mamma riflettendo la sua capacità di unire, armonizzare e valorizzare la diversità, creando spazi di crescita, cura e partecipazione collettiva.

Alla vigilia dell’istituzione di corsi accademici pop e rock al Conservatorio Cilea, esso vuole sottolineare la natura dinamica e interdisciplinare della musica, capace di unire tradizione e innovazione, stimolare la riflessione critica e ampliare l’esperienza estetica del pubblico.

La relazione tra musica e mamma

La relazione tra le parole musica e mamma, inoltre, richiama il ruolo delle Muse come figlie di Mnemosine, fonti d’ispirazione e nutrimento artistico nel legame profondo tra maternità, memoria e creatività.

Il programma del concerto

Si apre con il duo Catia Riotto e Martina Mattiani, madre e figlia diplomate al Conservatorio Cilea, che eseguono Hallelujah di Leonard Cohen, brano divenuto un classico contemporaneo per la sua intensa carica poetica e melodica. La canzone, con la sua armonia semplice ma profonda, ha attraversato generazioni, diventando un simbolo di spiritualità e riflessione.

Si continua con due capolavori della grande canzone d’autore italiana, Il cielo in una stanza di Gino Paoli e Tu si ’na cosa grande di Domenico Modugno, che raccontano l’amore e la vita con parole e melodie indimenticabili. Seguono due brani contemporanei, Canta ancora di Arisa e La cura di Franco Battiato, dai testi intensi e atmosfere evocative.

RayBand e l’orchestra sinfonica

La prima parte del concerto si conclude con la RayBand, che esegue alcune pietre miliari del rock e del pop internazionale: Hotel California degli Eagles, simbolo di un’epoca e di un sound inconfondibile, The Show Must Go On dei Queen, espressione di forza e resilienza, e Sultans of Swing dei Dire Straits, esempio di virtuosismo chitarristico e narrazione musicale.

Nella seconda parte entra in scena l’Orchestra sinfonica del Conservatorio Cilea, formata da 43 elementi tra docenti e studenti, accompagnando Benedetta Marcianò, presentatrice della serata, in due brani pop che esprimono emozioni universali legate all’amore e alla protezione: Can’t Help Falling in Love di George Weiss e A Mother’s Prayer di Sager/Foster.

Musica classica per concludere

La serata si conclude con tre pagine di musica classica di grande rilievo. La prima è la Cavatina di Stanley Myers, celebre per la sua dolcezza e per l’uso raffinato della chitarra e degli archi, che ha raggiunto ampia popolarità anche al di fuori del repertorio classico. Solista Salvatore Zema, titolare di chitarra classica al Conservatorio Cilea.

Le ultime pagine in programma sono il Concerto per pianoforte e orchestra n. 12 in La maggiore K. 414 di Wolfgang Amadeus Mozart, che rappresenta un esempio di equilibrio formale e brillantezza melodica tipica del classicismo viennese, e l’Andante spianato et Grande polonaise brillante, Op. 22 di Frédéric Chopin, che chiude il concerto coniugando dolcezza e virtuosismo, riflettendo la sensibilità romantica di Chopin e la sua capacità di fondere lirismo e brillantezza.