“Proverbi Calabresi”: un viaggio nel folklore della nostra regione
16 Ottobre 2016 - 11:16 | di Eva Curatola

di Eva Curatola – Proverbi. Chi di noi non ne conosce almeno uno? Non per forza riguardante la tradizione calabrese, ma un proverbio di qualsiasi genere. Che sia stato tramandato in famiglia, di generazione in generazione, che sia stato inculcato durante gli anni di scuola, o anche solo per sentito dire.
La nostra vita, sia che ne siamo consapevoli o meno, è piena di proverbi. Ma a cosa servono e cosa sono?
Semplice, si tratta di modi di dire ormai largamente diffusi, grazie al passa parola, dei detti popolari che hanno lo scopo di impartire un insegnamento dato dall’esperienza. E non è forse vero che i calabresi più di altri amano i proverbi?
Per il calabrese medio il proverbio è come la pasta per un italiano, o la birra per un tedesco. Tutte le occasioni sono adatte per farne uso. Quindi perché non raccogliere in un libro i proverbi calabresi più famosi e allo stesso tempo commentarli e spiegarli a chi magari non li conosce?
Questa è stata l’idea messa in atto con l’opera “Proverbi Calabresi” pubblicata nel 2000 da Brancato Editore. Nonostante si tratti di un libro non esattamente recente, il suo contenuto rimane sempre molto attuale. Non è in fondo questa la cosa bella dei modi di dire? Possono variare (anche se di poco) nel tempo, ma il loro significato rimane immutabile.
Il testo è suddiviso in più sezioni, ognuna delle quali fa riferimento ad uno specifico tipo di proverbio, come ad esempio: la misura del tempo, quindi gioni, mesi, le stagioni e cosi via
“Pasca e Natali chi toi, a Carnevali cu cu voi”
Vi sono anche proverbi riguardanti la superstizione, credenze e pregiudizi.
“Si ti frischia ‘a ricchi destra, ‘ncunu ti tagghia comu jnestra;
Si ti frischia ‘a ricchi manca ‘ncunu ti vanta.”
O ancora il campo medico, con aforismi popolari e norme igieniche ed alimentari:
“Duluri ‘i moli, duluri ‘i cori”
Ma anche, e soprattutto, detti popolari riguardanti le finanze e il settore economico:
“D’i parenti e d’i vicini, no’ cattari e non vindiri”
E tanti altri riguardanti i più disparati ambiti della vita dell’individuo, che si tratti di sentimenti, come amore e amicizia, o di norme di comportamento, società, saggezza. Vi è un proverbio per ogni evenienza.
La particolarità del libro, comunque, sta non solo nella significativa raccolta di proverbi, che è senz’altro un ottimo modo per non dimenticare le proprie radici, ma anche nel commento che segue ogni proverbio. Si perché l’autore non si è limitato a raccogliere detti popolari, ma si è impegnato anche nel commentarli e descriverli accuratamente, affinchè chiunque potesse capirli e farli propri, a volte anche in modo scherzoso.
Il lettore si trova quindi di fronte a 190 pagine di spensieratezza che racchiudono la cultura e la saggezza di intere generazioni.
