A Redel Viola crolla contro la capolista: Monopoli domina, ora i playoff sono a rischio

Gara scivolata subito via dalle mani "tremanti" dei giocatori reggini. Ora serve compattezza per non fallire l’obiettivo playoff

redel viola monopoli

Doveva essere la partita della svolta, del riscatto tanto atteso dopo troppi risultati negativi in una fase orologio più complicata del previsto. 

Ma non è andata così, e al Palacalafiore si consuma per la Redel Viola una delle sconfitte più dure e nette della stagione, contro un avversario dominante, la capolista Manelli Basket Monopoli, dimostratasi senza dubbio di un’altra categoria rispetto al giovane gruppo neroarancio.

Una gara scivolata via dalle mani tremanti dei giocatori reggini sin dalle battute iniziali, con i pugliesi subito arrembanti e con un tabellino che, dopo pochi minuti, segna già un divario in doppia cifra tra le due squadre.

Un solco e una differenza di qualità ed esperienza che non si erano viste nemmeno nella gara di andata, combattuta e persa in un finale rocambolesco. Segno questo di un’involuzione ed una crisi dalla quale la Redel Viola deve uscire al più presto per non compromettere definitivamente l’accesso ai playoff, ora messo in discussione da una classifica sempre più corta.

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Sono tanti gli interrogativi che sorgono spontanei nella mente del popolo neroarancio, che per l’occasione risponde “presente” con un piccolo pezzo di curva a fare sentire la propria voce e il proprio sostegno: società, tifosi, i supporter del trust uniti, ancora una volta, a incoraggiare i ragazzi di coach Cadeo per un match alla vigilia cruciale. 

Tante le critiche piovute a fine partita, in campo e fuori, contro staff tecnico e giocatori, che per la prima volta quest’anno disertano la conferenza stampa di fine gara per dare spazio alla voce rassicurante del presidente Laganà. 

Sul banco dell’accusa, in primis, il gioco dei neroarancio, con poche soluzioni in un attacco basato su movimenti e “letture” che troppo spesso non arrivano: per inesperienza, per mancanza di idee e lucidità di un gruppo giovanissimo, per l’assenza di un play dopo la tegola caduta su Fernandez. Nemmeno la difesa, elemento identitario e spesso salvifico durante la stagione regolare, funziona come prima. 

Critiche arrivano anche alla società, per le ultime scelte di mercato con giocatori impalpabili (Boniciolli stasera zero minuti, Traore troppo spesso dannoso e irritante), che hanno costretto staff e squadra ad un turnover “forzato” (e mal digerito..?): questa volta è toccato al pivot Cessel, anch’egli risucchiato dalla crisi Viola nonostante le buone prestazioni iniziali e il contributo, unico in squadra per fisicità, che può dare sotto canestro. 

Resta un’ultima partita, in trasferta contro la Felice Scandone Avellino, per confermare la presenza dei neroarancio alla successiva fase dei playoff. Serve la cosiddetta “pigna” tra squadra, staff tecnico e società per superare questo momento estremamente negativo, e sicuramente la professionalità e la passione di tutti gli attori coinvolti danno la garanzia che, come ha detto il presidente Laganà a fine gara, niente resterà intentato, “nulla sarà lasciato al caso”.

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Per la storia della Viola, per la voglia di crescere che ha questa società, per la fame della piazza reggina.

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