Reggina, è crisi aperta. Il Granillo terra di conquista, passa anche l'Ascoli

L'Ascoli certifica la crisi della Reggina, anche sfortunata nella ripresa. Montalto non basta

Terra di conquista. Dopo Cittadella e Cremonese, anche l’Ascoli sbanca il Granillo. Che non era serata favorevole agli amaranto si intuisce dopo il gol di Sabiri che arriva dopo una manciata di secondi. La Reggina pareggia i conti con Montalto, va nuovamente sotto, negli ultimi 25 minuti ha numerose occasioni per il 2a2 ma sfortuna e imprecisione osservano da vicino la formazione di Aglietti, al triplice fischio costretta nuovamente a inchinarsi.

Le scelte iniziali

Aglietti dopo le ultime due sconfitte cambia modulo. Il doppio centravanti va in soffitta, il tecnico amaranto sceglie il 4-3-3: Galabinov rifiata, Montalto riferimento offensivo con Laribi e Rivas sugli esterni. Nel quartetto difensivo c’è posto Regini e Lakicevic al posto di Stavropoulos e Adjapong, in mediana Hetemaj e Cortinovis ai fianchi di Crisetig.

Ascoli dell’ex Sottil con il 4-3-1-2, Sabiri assiste il duo d’attacco formato da Iliev e Dionisi.

Doccia fredda e reazione

Inizia la gara, immediata la doccia gelata per gli amaranto. Da azione d’angolo, Sabiri da posizione defilata invece di crossare sorprende Turati con un destro velenoso pescato fuori posizione. E’ l’avvio peggiore possibile per la Reggina, reduce da 3 ko nelle ultime 4 gare. Il gol a freddo non tramortisce la Reggina che prova subito a reagire: al 14′ ci prova Laribi dopo un uno-due con Rivas, destro a lato.

Le caratteristiche di Hetemaj e Cortinovis portano naturalmente la Reggina ad attaccare con un 4-2-3-1. Laribi e Rivas provano a non dare punti di riferimento dietro a Montalto. Tra il 21′ e il 24′ Ascoli vicino al raddoppio con due botte dalla distanza: prima ci prova Buchel con un destro sugli sviluppo di un calcio di punizione, successivamente Iliev con un mancino secco mette i brividi a Turati.

Al 34′ rigore in favore della Reggina. Su cross dalla destra, il colpo di testa trova il braccio ravvicinato di Baschirotto. Abisso assegna il penalty, dal dischetto va Montalto che con un sinistro preciso e potente supera Leali. Il Granillo si riscalda, non solo per il pari amaranto ma anche per freddo pungente che anticipa di un mese il Natale. Negli ultimi 10 minuti della prima frazione nessuna chance concreta per le due squadre che rientrano negli spogliatoi.

Sfortuna e imprecisione, serata no

La ripresa inizia con l’ingresso di Bellomo al posto di uno spento Laribi, poco più di 5 minuti e l’ex Bari con un missile dalla distanza va vicino al gol del 2a1. La beffa di materializza al minuto 55: su un tiro di Buchel che probabilmente sarebbe stato intercettato da Turati, Sabiri si trova sulla traiettoria e con una deviazione fortuita mette fuori causa il portiere ex Sassuolo. Tutto da rifare per la gli amaranto, castigati da Sabiri per la terza volta negli ultimi due scontri diretti tra Reggina e Ascoli.

La Reggina prova subito a rialzare la testa, Montalto al minuto 61 va vicino al gol dell’anno con una conclusione da centrocampo che si spegne pochi centimetri sopra la traversa. Aglietti aumenta il peso offensivo e al 65′ ripristina il doppio centravanti con l’ingresso di Galabinov al posto di Cortinovis. Al 67′ ancora Montalto (il migliore degli amaranto) vicino al gol: cross di Di Chiara dalla sinistra, girata in anticipo dell’attaccante che sfiora il palo.

Aglietti pesca a piene mani dalla panchina: Liotti e Bianchi prendono il posto di Rivas e Hetemaj, pochi minuti e il tecnico amaranto si gioca la carta Denis, richiamando Montalto. In mezzo al doppio slot di cambi, Reggina che sfiora il 2 a 2 ma deve fare i conti con Leali. Precisa la deviazione aerea di Galabinov su punizione dalla sinistra, strepitosa la risposta del portiere bianconero. All’80’ ci riprova Bellomo, stavolta di sinistro, la conclusione termina di un soffio a lato: le occasioni nitide per il pareggio iniziano ad essere tante. In pieno recupero la certezza che non è una serata fortunata per la Reggina: cross di Liotti dalla destra, testata di Denis che sibila alla sinistra di Leali.

Finisce 1a2, Reggina superata per la terza volta consecutiva al Granillo, quarto ko nelle ultime cinque gare. Sicuramente migliore la prestazione degli amaranto rispetto al secondo tempo con la Cremonese e la trasferta incubo di Benevento, non è bastato però per invertire la tendenza negativa dell’ultimo periodo. Amaranto inchiodati a quota 22: un mese fa significava sorrisi e sogni di gloria, oggi è sinonimo di preoccupazione, con il sottofondo di fischi del Granillo. La formazione di Aglietti adesso è attesa dalla complicatissima trasferta in casa del Lecce dell’ex Baroni, secondo in classifica dietro la capolista Pisa.