Reggina, il 2022 inizia male. Granillo stregato per gli amaranto, passa anche il Brescia

Ennesima sconfitta interna per la Reggina, il Brescia vince grazie ad una doppietta di Aye. Amaranto opachi e troppo leggeri

Il Granillo è diventato un ‘nemico’ per la Reggina. Il 2022 degli amaranto si apre con l’ennesima sconfitta interna, la quinta in campionato. Il Brescia passa per 2a0, dopo aver dominato nel primo tempo e gestito il risultato nella ripresa. La doppietta di Aye fatale per la formazione di Toscano, apparsa distratta nella propria metà campo e impalpabile in quella avversaria.

Le formazioni iniziali

Toscano continua a puntare sul 4-2-3-1 di ‘Agliettiana’ memoria. Il tecnico amaranto, senza lo squalificato Cionek, Faty e Denis, dietro a Galabinov piazza il trio Ricci-Cortinovis-Rivas, solo panchina per Bellomo. Bianchi preferito ad Hetemaj quale partner di Crisetig, tra i pali torna Micai. Regini e Stavropoulos i centrali difensivi, Lakicevic e Di Chiara sulle corsie esterne.

Brescia di Pippo Inzaghi con il 4-3-1-2, Van De Looi e Leris i due vertici della mediana. In attacco spazio alla coppia Aye-Moreo, tecnico delle rondinelle che ha lasciato a casa per scelta tecnica diversi giocatori.

Solo Brescia, Micai evita la goleada

Pronti, partenza…e Brescia. Ospiti vicini al vantaggio al 10′, ottima la risposta di Micai sulla girata ravvicinata di Bisoli. Il portiere amaranto si supera al 15′, Jagiello da zero metri calcia (non benissimo) a botta sicura, strepitoso l’intervento di Micai, che d’istinto con il piede devia. In campo c’è solo la formazione di Inzaghi, buona la terza. Al minuto 16 l’imbucata centrale dalla metà campo trova Aye solo e la difesa amaranto incredibilmente impreparata: l’attaccante francese resiste al ritorno di Stavropoulos e davanti a Micai non sbaglia.

Avvio da dimenticare per la Reggina, per l’ennesima volta in questo campionato rimasta negli spogliatoi. Al 23′ Stavropoulos alza bandiera bianca per un problema muscolare, Toscano inserisce Loiacono. Poco prima della mezz’ora la Reggina da segnali di risveglio, a lato il colpo di testa di Galabinov sul cross mancino di Ricci.

Il Brescia aspetta nella propria metà campo pronto a colpire e si rivela letale. Al 30′ Aye veste i panni solitamente indossati da Insigne e firma la doppietta. La ripartenza ospite è una coltellata nel burro della difesa amaranto, Aye dalla sinistra si accentra e con un perfetto destro a giro non lascia scampo a Micai. Reggina frastornata, il Brescia prova a chiudere la pratica già nel primo tempo: al 33′ il sinistro di Leris è potente ma centrale, Micai alza sopra la traversa.  Prima di rientrare negli spogliatoi, gli amaranto provano ad accorciare le distanze con Rivas, il colpo di testa dell’esterno su cross di Di Chiara però termina a lato.

Reggina sotto di due gol all’intervallo, ma sarebbero potuti essere tranquillamente quattro senza lo strepitoso Micai: il riassunto del primo tempo è tutto qui, con gli amaranto rimasti con la mente e con il corpo al 2021.

La Reggina non punge, il Brescia gestisce

Inizia la ripresa, Toscano prova a svegliare i suoi con un doppio cambio: Adjapong e Bellomo prendono il posto di Lakicevic e Rivas, dieci minuti e il tecnico amaranto inserisce Hetemaj richiamando Bianchi. Al 56′ Reggina vicina al 2a1 con Cortinovis, il talento scuola Atalanta da ottima posizione (imbeccato da Bellomo) però calcia alto.

Gara più equilibrata nella ripresa, anche per la volontà del Brescia di gestire il doppio vantaggio e concedere pochi spazi alla Reggina nella propria metà campo. Al 67′ girata volante di Bellomo, apprezzabile il gesto tecnico ma conclusione centrale. Montalto per Cortinovis la mossa di Toscano al 68′, Reggina che tenta la rimonta passando al 4-4-2.  Predominio territoriale degli amaranto nel secondo tempo ma piuttosto sterile, l’area del Brescia si rivela un bunker invalicabile per Galabinov (spento anche oggi) e compagni. Al 75′ il Brescia si confermerebbe letale nelle ripartenze, il 3a0 di Jagiello però viene annullato per la posizione irregolare di Moreo.

Gli ospiti rialzano il baricentro e la pressione nell’ultimo quarto d’ora di gara, anche per le diverse sostituzioni di Inzaghi che hanno portato ossigeno e vivacità. La Reggina torna a vedere lontanissima la porta avversaria, la gara si conclude senza nuovi sussulti e una vittoria mai in discussione per gli uomini di Inzaghi. Amaranto inchiodati a quota 23, il pareggio di Como appare come una stella cometa in mezzo a due mesi di buio assoluto.

Reggina attesa sabato prossimo dalla complicatissima trasferta sul campo del Monza, in questo momento l’unica nota positiva è rappresentata dal margine di sicurezza rispetto alle ultime in classifica. Il credito però non è infinito, bisogna tornare a fare punti per evitare incubi sino a poche settimane fa inaspettati…