Reggio, Anastasi chiede ripristino convenzione per medici pendolari dello Stretto

“E’ utile fare un passo indietro"


Sento di farmi portavoce, condividendone lo spirito e i contenuti, della richiesta urgente di garantire il ripristino immediato della convenzione dei medici che svolgono la loro attività professionale nello Stretto di Messina”. A riferirlo, è il consigliere regionale “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che spiega:

“In particolare, mi trovo ad accogliere la voce del rappresentante dei medici pendolari dello Stretto, dott. Tommaso La Macchia, che, a sua volta sollecitato da numerose segnalazioni, evidenzia un problema  che sta accadendo in questi giorni e che riguarda le navi traghetto, soprattutto in considerazione della necessità di tutelare la salute pubblica”. Aggiunge Anastasi.

“E’ utile fare un passo indietro. Vorrei ricordare, infatti, che, come precauzione durante l’emergenza Covid-19, era stato stipulato un accordo tra gli Ordini dei medici di Messina e di Reggio Calabria e il gruppo dapprima Bluferries e successivamente Caronte e Tourist, con l’obiettivo di far traghettare gratuitamente i medici con il proprio mezzo ed evitare assembramenti sul ponte della nave (come riportato dallo stesso sito della compagnia di navi traghetto). Nella giornata del 10/04, il gruppo Caronte e Tourist, decideva, senza nessun preavviso e senza alcuna risposta alle continue richieste di chiarimenti, di sospendere tale accordo, per cui i medici, loro malgrado, costretti a spendere 39€ al giorno, preferiscono viaggiare a piedi, aggiungendo fatica a fatica, in quanto reduci già da ore e ore in ambiente ospedaliero con pazienti covid-19 conclamati, sospetti e non, con rischi annessi e connessi. (rimane valido solamente il passaggio gratuito per infermieri e oss e non si capisce il perchè).

Pertanto – conclude Anastasi- chiediamo al gruppo Bluferries, Ferrovie dello Stato e alla Caronte Tourist ,di ripristinare la convenzione precedentemente attuata con entrambi gli Ordini e permettere ai camici bianchi  di traghettare con il proprio mezzo gratuitamente”.

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