Reggio, bilancio previsionale 2019. Imbalzano (FI): "Indirizzo politico contro gli interessi della città"

Pasquale Imbalzano analizza i dati contabili dei bilanci dell’ente comunale e i riflessi sociali delle scelte compiute dal 2014 in avanti

“Dopo la rimodulazione a vent’anni del piano di rientro dal debito approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 30 luglio, la massima assise cittadina ieri ha approvato il bilancio previsionale 2019 che rappresenta la prosecuzione dell’indirizzo politico del Csx assolutamente rivolto contro gli interessi della città e dei suoi cittadini , con il consolidamento di una tassazione alle stelle (vedi Imu, Tasi e soprattutto Tari) nonché il mantenimento delle medesime poste di bilancio, dunque invarianza dei saldi, rispetto ai principali assi di intervento politico amministrativo. Pertanto, la comunità reggina non ha nulla di meglio da attendersi sotto il profilo dello sviluppo, del benessere, dell’erogazione dei servizi essenziali e della spesa per investimento di quanto è stato già malamente fatto in questi ultimi 5 anni di Amministrazione Falcomatà” .

E’ quanto afferma il Consigliere di “FORZA ITALIA”  Pasquale IMBALZANO, sempre impegnato ad analizzare i dati contabili dei bilanci dell’ente e i riflessi sociali delle scelte scellerate compiute dal csx dal 2014 in avanti .

“Infatti, nell’analisi delle singole poste di bilancio emerge che sia le famiglie come il tessuto imprenditoriale cittadino non avvertiranno sostanziali benefici dall’approvazione di questa manovra finanziaria in quanto che, sia i servizi essenziali erogati nell’ambito delle politiche sociali con il contrasto alla povertà e al disagio sociale , sia i servizi legati al settore delle manutenzioni stradali e idrico fognarie, vedono iscritte somme largamente insufficienti nel confronto con la mole delle problematiche esistenti e che dovrebbero essere invece definitivamente risolte.

Analisi a sè stante merita il settore delle politiche ambientali in cui rientra il costoso ciclo della raccolta dei rifiuti Porta a Porta che riporta un’aumento di spesa di tre milioni di euro, da 40 a 43 milioni.

L’effetto, quindi, è quello di alleggerire di nuovo le tasche dei cittadini, i quali saranno costretti a finanziare le differenze in aumento del costo del servizio  con i risparmi che erano stati promessi nel 2018 dal Sindaco che, allora come oggi,  con il solito ribaltamento della verità, mente sul   raggiungimento per il 2019 della quota di 60 % di rifiuto differenziato e che, invece, il piano finanziario per la gestione dei rifiuti smentisce categoricamente fissandolo per l’anno corrente solo al 45 %.

Ma i fatti , si sa, sono ostinati.

Nell’analisi dei dati, la nostra valutazione fortemente critica si è incentrata sui principali allegati al bilancio stesso, come il piano Triennale delle
Opere Pubbliche che anche quest’anno trasferisce nell’annualità corrente opere che sarebbero dovute, secondo i piani dell’Amminitrazione, essere già cantierizzate negli anni precedenti o addirittura che sarebbero dovute già essere concluse e pienamente fruibili (clamoroso è il caso del Ponte sul Valanidi e sul Torrente Fiumarella a Pellaro).

Infatti con non poco stupore,  lo stesso allegato è stato definito, nella riunione della Commissione competente all’esame, DAGLI STESSI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA come UN GRANDE ED ENNESIMO LIBRO DEI SOGNI DELL’ AMMINISTRAZIONE (sic!), trovando piena condivisione – una volta tanto- da parte delle forze di opposizione in Consiglio”, continua Pasquale Imbalzano.

“Senza dimenticare che restano sul tavolo di lavoro la mancata risoluzione delle problematiche legate allo sblocco delle opere pubbliche del decreto Reggio, rimodulate 2 anni fa, ugualmente aggiungendosi che continuano ad essere deluse le aspettative di tanti giovani e meno giovani rispetto alla esigenza di creare nuove opportunità di lavoro sia a carattere di auto impiego (mancata attuazione di strumenti che consentano l’impreditorialità) sia con carattere di impiego da lavoro dipendente, atteso che anche quest’anno le statistiche ci consegnano un preoccupante calo demografico della nostra Città che è sintomatico di come tante persone scelgano la via dell’emigrazione  come unica possibilità di sopravvivenza e/o inserimento lavorativo sociale. In questo senso grida vendetta la continua mancata risposta alle aspettative dei vincitori del progetto Obiettivo Occupazione da parte del Sindaco,  quale Funzionario Delegato al decreto Reggio”, aggiunge Pasquale Imbalzano. Addirittura imbarazzanti sono le poste di spesa previste per Cultura, Turismo  e politiche giovanili che rasentano lo zero. Ma non ci stupiscono più queste scelte politiche, come non stupiscono più i cittadini di Reggio e la Comunità tutta che , dopo oltre 4 anni di Amministrazione , deleteria per le sorti della città, attendono con un misto di rassegnazione e rabbia la data delle prossime elezioni comunali affinché si chiuda – una volta per tutte- questa pagina buia di governo della Città”, conclude Pasquale Imbalzano.