Reggio, SOS spazi verdi: addio ad un campo di periferia. Al suo posto gli uffici del Demanio?

L'indiscrezione fa infuriare i residenti: 'Nel quartiere di Modena più servizi che palazzi'

“La dove c’era l’erba ora c’è, una città…”.

Cantava così Adriano Celentano nella sua celebre canzone ‘Il ragazzo della via Gluck‘. Nel brano il cantautore milanese omaggiava la strada, con ricordi nostalgici di un ragazzo di campagna e di una natura stuprata.

Una storia di un giovane libero di correre sui prati, di sporcarsi e di giocare, prima dell’arrivo di una cementificazione selvaggia.

A Reggio Calabria, nel rione Modena, a sud della città le strofe della canzone di Celentano potrebbero risuonare nella mente di chi per anni ha vissuto l’unico campo di quartiere e di chi ancora oggi vive nella speranza di poterlo rivedere nuovamente animato da giovani sportivi.

Secondo quanto raccolto da CityNow, l’area demaniale di Via San Sperato che comprende l’ormai ex campo di Modena, in disuso da moltissimi anni, nonchè l’area del ferro vecchio, purtroppo verrà presto trasformata.

Il nuovo progetto prevedrebbe la costruzione di un edificio destinato agli uffici stessi del Demanio.

In uno spazio ed in un quartiere periferico e degradato come quello di Modena privare le nuove generazioni di un’area verde, seppur da anni abbandonata, sarebbe una vera condanna, non solo per i ragazzi del quartiere ma per l’intera città.

Sempre meno infatti sono gli spazi verdi o aree ludico sportive rivolte ai giovani. Sarebbe l’ennesimo schiaffo per i cittadini di Modena, desiderosi di un vero riscatto sociale. Sarebbe l’ennesima  ingiustizia per un quartiere che negli anni, ha visto sempre meno l’interesse delle istituzioni.

Modena Campo Calcio

Nel campo di Modena, moltissimi anni fa, si allenavano anche squadre di calcio di Serie B con sedute di rifinitura.  Quel terreno di gioco e l’intera area non può dunque essere trasformata con l’edificazione di nuovi palazzi.

Semmai l’area adiacente al CONIAldo Penna‘ dovrebbe essere riqualificata ripristinando il campo di calcio e valorizzandolo, per poi affidarlo a società sportive o associazioni di quartiere. Altro che uffici del Demanio…

Sarebbe la fine di un’epoca romantica, fatta di bambini diventati uomini rincorrendo un pallone. Ma anche la fine un pezzo di una città che non c’è più. E che lascia il posto a distese di cemento.

“La dove c’era l’erba ora c’è…”.