Covid a Reggio, Giuffrida (Asp): "Quantità di tamponi smisurata. Immunità di gregge? Forse mai"

Aumento contagi, vaccini e regole per i positivi. Il dott. Giuffrida (Asp) ai microfoni di CityNow

A Reggio Calabria aumentano i tamponi, i positivi…ma per fortuna anche i vaccinati. Il dott. Sandro Giuffrida, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, fa il punto della situazione al termine di riunione con la Regione utile per programmare le prossime strategie.

“Il bilancio dei primi giorni del 2022 è in linea con le aspettative. I numeri relativi ai contagi sono alti, ma li intercettiamo grazie ad un uso dei tamponi smisurato. Omicron è oramai sempre più presente, almeno in pari misura con la variante Delta”. Il dato che fa riflettere, e dovrebbe indurre chiunque alla vaccinazione, è legato ai sintomi (e ai rischi) che sembrano dividere in due categorie distinte chi si è vaccinato e chi no.

“La maggior parte delle persone presenta sintomi scarsi, soprattutto tra i vaccinati. Chi invece non è vaccinato, ha sintomi più importanti e in qualche caso purtroppo bisogna ricorrere al ricovero. Circa il 90% dei ricoverati non è vaccinato, un dato numerico piuttosto eloquente”, sottolinea Giuffrida ai microfoni di CityNow.

Incoraggiante la crescita delle vaccinazioni negli adulti, rimane bassa invece l’adesione al momento tra i più piccoli. “Negli ultimi giorni abbiamo registrato una crescente richiesta di vaccinazione, oggi c’è stato quasi un assalto nei centri vaccinali. E’ una notizia positiva, si poteva scegliere prima di vaccinarsi ma è comunque importante farlo. A spingere sulla vaccinazione c’è lo spauracchio delle nuove misure che potrebbero limitare l’accesso al lavoro dal 10 gennaio. Piano vaccinale dei bambini? Procede lentamente, l’adesione al momento è ancora bassa anche se inizia ad aumentare la presa di consapevolezza da parte dei genitori”.

L’alto numero di positivi in città sta causando qualche disagio e ritardo. Non sono isolati i casi di cittadini che, al termine dei 10 giorni dal primo tampone che ne ha certificato la positività, sono ancora in attesa del tampone di controllo da parte dell’Asp. E’ possibile in questi casi recarsi fuori casa per un tampone, magari allegando la certificazione del medico curante? Giuffrida chiarisce: “No, come è noto un soggetto positivo non può lasciare la propria abitazione sino a quando non si è negativizzato. Serve pazienza e attendere che l’Usca (l’Unità speciale di continuità assistenziale, ndr) arrivi per il tampone di controllo.

In casi eccezionali ed urgenti -spiega Giuffrida- si sta verificando che Usca convochi un numero di cittadini in luoghi sicuri all’aperto, una sorta di drive in momentaneo, per effettuare il tampone di controllo. Ma salvo questi episodi concordati, bisogna attendere la visita a domicilio”.  

Sulla prossima riapertura di scuole ed asili, il direttore Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria evidenzia: “L’aumento di contagi è prevedibile, speriamo però rimanga limitato al mese di gennaio e che da febbraio la curva inizierà una discesa”. Sulla pillola anti Covid e l’oramai chimera dell’immunità di gregge, Giuffrida racconta: “La pillola sarà utilizzata nei casi di soggetti con condizioni particolarmente a rischio. Va usata nei primi giorni dal contagio, sappiamo non avere un’efficacia non altissima ma sarà un ulteriore arma da utilizzare nella battaglia contro il Coronavirus.

Quando arriverà l’immunità di gregge? Forse mai, di sicuro al momento è irraggiungibile. Con così tante variante, siamo al continuo inseguimento del virus, che muta costantemente. Omicron potrebbe anche essere l’ultima variante, in ogni caso si spera che in caso di prossime varianti siano uguali o ancora più lievi rispetto ad Omicron”.