Reggio, su una gru del Cedir l’ennesima protesta di un imprenditore reggino – FOTO

"Rischierò quello che rischierò perché per i miei sacrifici, dei miei genitori, dei miei figli e mia moglie, ne vale la pena" così Quattrone

Protesta Imprenditore Quattrone (3)

Prosegue la protesta, anche questa volta con un gesto eclatante, da parte dell’imprenditore reggino Francesco Quattrone.

Il signor Francesco Gregorio da anni porta avanti la sua lotta, e già era balzato agli onori della cronaca per essersi incatenato, per 4 giorni, all’ingresso del Cedir di Reggio Calabria. Ed ha portato la sua protesta anche nei palazzi di giustizia di Roma e Catanzaro, rimanendo tuttavia sempre inascoltato.

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In diretta dal suo profilo facebook, Francesco Quattrone ha lanciato l’ennesimo messaggio d’aiuto, questa volta rivolgendosi a destinatari diversi.

Protesta Imprenditore Quattrone (4)

Spiega in diretta in signor Quattrone:

“Sono l’imprenditore derubato da questa giustizia italiana, come vi avevo anticipato giorni fa sono qui al Cedir, a 20 metri d’altezza a rischiare la mia vita. Sono su una gru a farmi notare, perché vorrei parlare con qualcuno della stampa e della televisione. Non con alcuni di questi giudici miserabili, impostori e imbroglioni, che abusano del loro potere: qualcuno di loro che ha ‘approvato’ questa mia ingiustizia fino a oggi”.

Protesta Imprenditore Quattrone (2)

Prosegue Quattrone:

“Io starò qua, rischierò quello che rischierò, perché per me, per i miei sacrifici, per i sacrifici dei miei genitori e dei miei figli, di mia moglie, ne vale la pena. Io non chiedo niente altro se non un po’ di voce, di visibilità, voglio parlare con qualcuno delle Iene o di Mediaset.

Protesta Imprenditore Quattrone

Conclude così la sua diretta Quattrone:

“Adesso sospendo (la diretta, ndr) perché sicuramente tra poco arriveranno delle persone, vi aggiornerò. Vedete come mi trovo attualmente, sospeso tra la terra e il cielo, e questa è la bella immagine che dovrebbe essere di Reggio, ma purtroppo così non è”.