Reggio, su una gru del Cedir l’ennesima protesta di un imprenditore reggino – FOTO
"Rischierò quello che rischierò perché per i miei sacrifici, dei miei genitori, dei miei figli e mia moglie, ne vale la pena" così Quattrone
04 Settembre 2023 - 11:18 | Redazione

Prosegue la protesta, anche questa volta con un gesto eclatante, da parte dell’imprenditore reggino Francesco Quattrone.
Il signor Francesco Gregorio da anni porta avanti la sua lotta, e già era balzato agli onori della cronaca per essersi incatenato, per 4 giorni, all’ingresso del Cedir di Reggio Calabria. Ed ha portato la sua protesta anche nei palazzi di giustizia di Roma e Catanzaro, rimanendo tuttavia sempre inascoltato.
In diretta dal suo profilo facebook, Francesco Quattrone ha lanciato l’ennesimo messaggio d’aiuto, questa volta rivolgendosi a destinatari diversi.
Spiega in diretta in signor Quattrone:
“Sono l’imprenditore derubato da questa giustizia italiana, come vi avevo anticipato giorni fa sono qui al Cedir, a 20 metri d’altezza a rischiare la mia vita. Sono su una gru a farmi notare, perché vorrei parlare con qualcuno della stampa e della televisione. Non con alcuni di questi giudici miserabili, impostori e imbroglioni, che abusano del loro potere: qualcuno di loro che ha ‘approvato’ questa mia ingiustizia fino a oggi”.
Prosegue Quattrone:
“Io starò qua, rischierò quello che rischierò, perché per me, per i miei sacrifici, per i sacrifici dei miei genitori e dei miei figli, di mia moglie, ne vale la pena. Io non chiedo niente altro se non un po’ di voce, di visibilità, voglio parlare con qualcuno delle Iene o di Mediaset.
Conclude così la sua diretta Quattrone:
“Adesso sospendo (la diretta, ndr) perché sicuramente tra poco arriveranno delle persone, vi aggiornerò. Vedete come mi trovo attualmente, sospeso tra la terra e il cielo, e questa è la bella immagine che dovrebbe essere di Reggio, ma purtroppo così non è”.